Se la tv non va da Milly Carlucci, Milly Carlucci va dalla tv. E se la porta sul web. Orfana del suo Ballando con le Stelle, fermato ai blocchi di partenza e rimandato (forse) a...
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LE SFIDE
Un programma registrato con due giorni di anticipo, perché «la diretta ci sarebbe piaciuta, ma senza stabilità di rete è impossibile», che prenderà la forma di una sfida «da casa a casa» tra due volti noti dello spettacolo (nella prima puntata Paolo Belli e Simone Di Pasquale), giudicati dall'unico giurato Fabio Canino e impegnati in prove di canto, ballo e sfide goliardiche, «per esempio palleggi con rotoli di carta igienica». Carlucci sarà alla conduzione, mentre gli spettatori saranno invitati a suggerire nuove sfide per la puntata successiva. Doppio lo scopo del programma: «tirare su il morale alle famiglie a casa», e sponsorizzare il numero per le donazioni alla Protezione Civile.
IL RITORNO
Un'esperienza «cui potrebbero seguire altri format sul genere», dice Carlucci, messa momentaneamente in panchina dalla rete ammiraglia. «Ma non fremo per tornare. Non mi sento centrale né necessaria alla tv, che in questo momento credo stia facendo un ottimo lavoro per sostenere gli italiani». Il ritorno al piccolo schermo, previsto in autunno con la seconda edizione de Il Cantante Mascherato, per Ballando con le Stelle potrebbe avvenire «questa estate. Sarebbe una ripartenza anomala, ma ci permetterebbe di chiudere la stagione. La macchina del programma non si è fermata: i maestri fanno lezioni su Skype e noi abbiamo fatto le scelte grafiche e musicali. Se dovessero darci il via, saremmo pronti a partire. Ma è tutto nelle mani dei dirigenti e nel destino del paese dopo Pasqua».
LA DECISIONE
Nessuna invidia per il programma di Maria De Filippi, Amici, andato in onda nonostante prevedesse - come Ballando - dei numeri musicali. «La loro azienda ha scelto diversamente. Avranno di sicuro preso le misure necessarie. Quando ci hanno fermati eravamo in preproduzione, avevamo applicato la regola delle mascherine, dei guanti e la distanza fra i ballerini. I maestri di ballo erano stati convocati ed erano pronti a raccogliere la sfida della messa in onda in queste condizioni. Ma non eravamo certi che fosse sufficiente. La decisione di rimandare è stata concordata con l'azienda, che ha ritenuto che andare in onda sarebbe stato rischioso. E noi eravamo d'accordo, nessuno voleva prendersi una simile responsabilità. Meglio essere sicuri di non fare danni». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino