Il rischio di una vendita all'asta e una lunga trattativa privata. Ma alla fine il Mibac è riuscito ad acquisire un corpus di manoscritti e carteggi di Giuseppe...
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Le tre epistole di Leopardi sono dirette a Francesco Puccinotti, amico caro e storico della medicina a Macerata, con il quale soleva scambiare commenti e suggestioni filosofiche e sono quasi una fotografia dell'anima del poeta di Recanati, piagata dai dolori e dalle delusioni, dai passaggi tristi di un'esistenza già dolente e dolorosa, dove l'unica logica conclusione è pensare alla morte, poiché anche la filosofia, seppur da un lato sia rimedio alla noia, alla fine annoia «essa medesima».
Quello di Giuseppe Ungaretti è un corpus di manoscritti e carteggi, ordinati in 13 cartelline dal genero del poeta, Mario Lafragola, di cui fa parte una copiosa e varia corrispondenza, collocabile principalmente agli anni '40 e '50 del Novecento, che ricostruisce e documenta l'eccezionale attività di relazioni culturali intrecciate dal poeta.
Le due acquisizioni, considerate di raro pregio, sono state sottoposte a vincolo, fanno notare dal Mibac, così come prevede il Codice dei Beni culturali e del Paesaggio. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino