Togli gli arancini, metti la parmigiana. Leva la Sicilia, prendi la Basilicata. Cancella le viuzze di Vigata e mettici sopra i Sassi di Matera: dimentica il Salvo Montalbano...
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Celli: «Nessuno voleva Montalbano, i primi episodi congelati in magazzino»
IL CONFRONTO
Non sarà facile evitare il confronto con Montalbano, la cui pesante eredità grava, prima di tutto, sulle spalle del regista Francesco Amato: «Montalbano è per noi un grande riferimento ha ammesso ma non c'è niente di male. Per una volta non ci ispiriamo a modelli inglesi o americani, ma raccogliamo l'insegnamento della grande tradizione italiana. Di cui Montalbano è un'eccellenza». Non sorprende dunque, in quest'ottica di ispirazione, che Salvatore Di Mola, già nella squadra della fiction di Camilleri, figuri come caposcrittura dalla serie di Mariolina Venezia, in coppia con Luca Vendruscolo. Così come immediatamente associato a Montalbano è Cesare Bocci, celebre Mimì Augello di Vigata, qui guest star della prima puntata. Ma la scommessa più grande vinta è quella fatta sulla protagonista, Vanessa Scalera, già volto di Lea Garofalo nel film tv di Marco Tullio Giordana. Pugliese, classe 1977, l'attrice è un volto amato dal cinema d'autore (Bellocchio, Moretti, Placido) ma ancora quasi sconosciuto al grande pubblico. «La Rai ha fatto un atto di coraggio a credere in me. Non avevo mai recitato toni leggeri, il mio volto è sempre stato considerato adatto al dramma - ha raccontato e infatti la scelta del mio nome ha generato un piccolo terremoto. Il giorno dopo mi sono arrivate decine di telefonate di persone sorprese perché la parte era andata, finalmente, a chi se la meritava davvero». Azzeccati anche i personaggi secondari, il bel carabiniere Alessio Lapice, il procuratore capo Carlo Buccirosso, il medico legale Carlo De Ruggieri e la giovane Ester Pantano, per un cast in stato di grazia benedetto dal miglior criterio di selezione: il merito.
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Il Gazzettino