L'Italia in 4 dimensioni in Frezzeria e il "colore" di Sylvia a Marghera

L'Italia in 4 dimensioni in Frezzeria e il "colore" di Sylvia a Marghera
Venezia e le bellezze artistiche italiane in 4D grazie a delle foto in bianco e nero realizzate con la particolare tecnica dello sviluppo a luce infrarossa. ...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Venezia e le bellezze artistiche italiane in 4D grazie a delle foto in bianco e nero realizzate con la particolare tecnica dello sviluppo a luce infrarossa.


Si chiama “Italy from the fourth dimension” la mostra inaugurata in Frezzaria a San Marco a due passi dal teatro La Fenice curata dall’artista russo Arsen Revazov e da Ar33 Studio. Una storia che nasce come quella di tanti altri turisti che arrivano a Venezia e se ne innamorano. Ma l’amore di Arsen Revazov in questo caso è andato oltre: dopo aver visitato e vissuto a Venezia ha deciso di prenderci anche casa, di imparare a parlare l’italiano, un po’ il veneziano e di cercare in città anche uno spazio per esporre le sue opere, le sue foto, per aprirsi ad altre contaminazioni artistiche, per sviluppare nuove idee.



La galleria conta 28 fotografie, molti di queste rappresentano Venezia, le sue bellezze, ma viste con una visione diversa dal solito. Con quel concetto di quarta dimensione che rappresenta il marchio di fabbrica degli scatti di Revazov. «Per le mie opere ho scelto il formato 6x6 obbligato dal Tesseract perché volevo fotografare le piazze – spiega l’artista - La doppia esposizione è il metodo che ho usato per scoprire ciò che l'Italia ha e deve guardare come se fosse nella quarta dimensione. Si tratta di un semplice trucco ed è stato utilizzato (anche se raramente) dal XIX secolo. Si fanno due scatti con un solo negativo. Cioè, si prende uno scatto e non si riavvolge il film. E poi ancora una volta si preme e si scatta sullo stesso negativo. Non è come se in mano aveste una macchina fotografica digitale dove è possibile vedere un'anteprima. E non come Photoshop dove si può nascondere un livelloo. Bisogna pensare a due fotogrammi contemporaneamente, che è l'idea della quarta dimensione: si deve immaginarla per recuperarla. Sì, è complicato. Ma non troppo se si usa la mente».



MARGHERA - Intanto a Marghera si espone il Colore: così si intitola la mostra di Sylvia S. Borsali, 60enne artista veneziana, che resterà in mostra fino al 15 settembre al Centro Don Vecchi: la personale - l'ottava dell'artista allieva di Nicola Sene - è promossa da Fondazione Carpinetum e da galleria d'arte San Valentino



Orari 9,30-11,30 (festivi), feriali 16-18.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino