Cinema e teatri, in Veneto ipotesi riapertura il 19 aprile: governo al lavoro

Cinema e teatri, in Veneto ipotesi riapertura il 19 aprile: governo al lavoro
Costretto alle serrande abbassate da oltre un anno, il mondo della cultura è forse quello più duramente colpito dalla pandemia in Italia. Il 27 marzo doveva essere...

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Costretto alle serrande abbassate da oltre un anno, il mondo della cultura è forse quello più duramente colpito dalla pandemia in Italia. Il 27 marzo doveva essere il giorno della ripartenza, con le riaperture in zona gialla di cinema e teatri, oltre che dei musei anche nel weekend, ma poi è saltato tutto a causa dell'incremento dei contagi dovuto alla variante inglese. Questo mese, però, potrebbe essere la volta buona. Sempre virus permettendo.

Il governo, contestualmente alla riapertura di bar e ristoranti, lavora anche per il mondo della cultura. C'è una data: il 19 aprile. «Stiamo lavorando da giorni con i rappresentanti delle categorie ed esercenti, la prossima settimana al Cts porteremo proposte concrete» con l'obiettivo di riaprire il prima possibile in sicurezza, ha detto ieri il ministro della cultura Dario Franceschini aprendo la conferenza stampa di presentazione del Festival dei due mondi di Spoleto. Le regole «già consentono la riapertura in zona gialla - dice - stiamo immaginando condizioni di sicurezza ulteriori che consentano di aumentare le presenze anche per gli spettacoli all'aperto di cui l'Italia è ricchissima. Musica e arte devono tornare a riempire le piazze».

Si valuterà dopo il report sulla curva dell’epidemia che verrà analizzato venerdì prossimo dalla cabina di regia dell’Istituto superiore della sanità e del ministero della Salute. Le regole che tengono tutte le regioni in rosso e arancione valgono fino al 30 di aprile, ma l'intenzione è di anticipare, magari prevedendo un giallo rafforzato, allentando la stretta nelle regioni in cui i dati lo consentono. Il Veneto potrebbe essere tra queste: attualmente sono in fascia arancione, ha già dati da fascia gialla, così come Lazio, Umbria, Abruzzo, Basilicata, Liguria, Marche, Molise, Sicilia e le province autonome di Trento e Bolzano.

La legge già prevede nelle regioni in giallo la riapertura di cinema, teatri, musei. L'intento di Franceschini, però, è quello di studiare «condizioni di maggiore sicurezza» che consentano di aumentare il numero delle presenze possibili agli spettacoli al momento fissati in 200 al chiuso e 400 all'aperto. Le proposte sono già al vaglio del ministero che ne discuterà con il Cts. 

 

 

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Il Gazzettino