Bruce Springsteen, cifra record per l'intero catalogo musicale ceduto alla Sony

The Boss supera anche Bob Dylan

Bruce Springsteen.
Se ne parlava da tempo e ora la vendita record è arrivata. Bruce Springsteen ha ceduto alla Sony Music Publishing i diritti del suo intero catalogo musicale per una...

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Se ne parlava da tempo e ora la vendita record è arrivata. Bruce Springsteen ha ceduto alla Sony Music Publishing i diritti del suo intero catalogo musicale per una cifra di oltre mezzo milione di dollari, superando il collega Bob Dylan, che l'anno scorso aveva incassato dalla Universal music 400 milioni di dollari per la sua produzione musicale.

 

 

Il catalogo di Bruce Springsteen

La vendita, ufficializzata oggi, include non solo il catalogo delle 300 canzoni incise da The Boss, ma anche il suo lavoro da autore, con classici come Born in the Usa, Dancing in the Dark e The River. Proprio sui grandi classici dell'artista si era arenata la trattativa con la Sony, prima di trovare un accordo sulla cifra, che secondo fonti citate da Billboard e dal New York Times supererebbe il milione di dollari.

Aiutato dal manager storico Jon Landau, Springsteen, 72 anni, oltre ad essere un mito del rock, è anche un astuto uomo d'affari, che nell'ultimo mezzo secolo ha venduto soltanto negli Stati Uniti oltre 65 milioni di album, mentre il suo vasto catalogo di canzoni genera annualmente migliaia di cover. Secondo Variety, il catalogo degli album del Boss nel 2020 ha generato profitti per 15 milioni a cui si aggiungono 7,5 milioni all'anno per il catalogo editoriale. Stratosferici poi gli incassi dei tour, prima che il Covid bloccasse le trasferte: 840 milioni tra 2010 e 2019, un solo decennio in una carriera di quasi 60 anni. La vendita del suo intero catalogo alla Sony fa parte della sua oculata gestione degli affari.

 

 

Gli artisti che hanno ceduto i diritti sulla loro musica

Un tempo erano pochissimi gli artisti che accettavano di cedere i diritti sulla loro musica. Nell'ultimo anno invece, complice la pandemia che ha costretto i cantanti a bloccare concerti e tournée, il trend è cambiato e su esempio di Bob Dylan anche Bruce Springsteen è sceso a compromessi. «Il tempo passa. Devo pensare ai miei figli», aveva spiegato Neil Young quando era trapelata la notizia che anche lui aveva fatto l'affare vendendo il 50% del suo catalogo per 150 milioni al gruppo britannico Hipgnosis con la clausola che nessuna delle sue canzoni sarebbe mai stata usata per una pubblicità.

 

Sulle orme del premio Nobel per la Letteratura, lo scorso maggio Paul Simon ha ceduto i diritti di 60 anni di canzoni alla Sony, mentre Tina Turner e Mick Fleetwood dei Fleetwood Mac si sono rivolti a Bmg. Anche la regina del country Dolly Parton sta pensando di vendere, mentre in settembre è uscito sui media l'accordo per i diritti globali sulla musica di David Bowie tra gli eredi del Duca Bianco e la Warner Music. Per il mondo della musica il vento sta cambiando e molti, come Bruce, hanno capito cosa occorre per continuare a stare a galla.

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Il Gazzettino