Castello delle Cerimonie chiuso per coronavirus: positivi tre membri della Sonrisa

Castello delle Cerimonie chiuso per coronavirus: positivi tre membri della Sonrisa
Tre casi di coronavirus a La Sonrisa, il ristorante diventato celebre con il programma tv "Il Boss delle Cerimonie". Ieri mattina Ilaria Abbagnale, la sindaca di...

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Tre casi di coronavirus a La Sonrisa, il ristorante diventato celebre con il programma tv "Il Boss delle Cerimonie". Ieri mattina Ilaria Abbagnale, la sindaca di Sant'Antonio Abate, comune in provincia di Napoli dove sorge il locale dedicato ai ricevimenti, ha firmato la richiesta dell'Asl di chiudere La Sonrisa in via precauzionale.  


I tre casi facevano parte dello staff del locale e fanno parte tutte e tre dello stesso nucleo familiare. Sono stati portati all'ospedale Cotugno di Napoli e sono in buone condizioni. Immediati i controlli a tappeto su tutto il personale ed è partita la ricerca di tutti quelli che sono stati al Castello nelle ultime due settimane. una volta effettuati i test nelle prossime ore la Sonrisa potrebbe riaprire. «Si tratta di una misura preventiva - scrive il primo cittadino - che servirà per igienizzare gli ambienti ed eseguire i tamponi su tutto il personale e le persone che possono aver avuto contatto con i positivi in questi giorni».

«In considerazione dalle indagini epidemiologiche in corso – recita l’ordinanza - la persona positiva, nei 14 giorni prima dell’insorgenza dei sintomi, ha frequentato la struttura ed ha avuto contatti con molti soggetti impegnati nell’attività». La persona inzialmente risultata positiva, ha 55 anni, inizialmente aveva avuto dei sintomi preoccupanti che ne avevano richiesto il ricovero presso il Cotugno. In seguito la sua situazione, così come quella delle altre due persone, è andata migliorando. Il contagio sarebbe partito da un soggiorno all'estero durante il quale il 55enne avrebbe manifestato i primi sintomi. La famiglia sarebbe rientrata prima e si sarebbe messa in isolamento preventivo. Una decisione che potrebbe aver limitato la diffusione del virus anche agli altri dipendenti e ospiti della struttura. 
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Il Gazzettino