Banksy, blitz a New York: città tappezzata di graffiti

Una delle opere di Banksy a New York (foto dal sito http://www.banksyny.com)
NEW YORK - Banksy ha salutato New York, dopo un soggiorno di un mese passato a disegnare graffiti e creare opere in giro per la città. ...

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NEW YORK - Banksy ha salutato New York, dopo un soggiorno di un mese passato a disegnare graffiti e creare opere in giro per la città.




L’artista-writer il cui volto è ignoto, è riuscito nel suo intento: tappezzare la città di propri disegni e messaggi, senza essere mai preso dalla polizia e soprattutto senza mai essere riconosciuto e fotografato.



Banksy con questa serie di blitz e performance si è posto all’attenzione del grande pubblico come un protagonista assoluto della scena dell’arte contemporanea. Banksy, ancora una volta, come pochi altri, ha dimostrato di avere un abilità unica nel mischiare alto e basso, dove il basso sono lo stile di scrittura usato nelle strade e l’alto sono lo stile impeccabile e il messaggio ironico delle opere. L’alto è ovviamente anche il prezzo delle opere vendute ai collezionisti di tutto il mondo per decine e a volte centinaia di miglia di euro.



Banksy ha imparato alla perfezione la lezione di Andy Warhol, facendo uscire l’arte dalle gallerie impolverate e rendendola popolare mischiandola alla vita di tutti i giorni. Ha imparato la lezione di Roy Lichtenstein che come lui partiva da immagini popolari, stravolgendone il significato dopo aver inserito particolari a prima vista insignificanti. E per finire ha compreso la forza della delle parole scritte, parole non solo come corredo di opere, ma come opere esse stesse, come già sperimentato con successo da Lawrence Wiener, uno dei pionieri dell’arte concettuale.



Prima di salutare e tornare nella natia Inghilterra, l’artista ha voluto creare un’ultima opera: un’installazione di lettere gonfiabili posizionata sulla Long Island Expressway, con cui lanciava un messaggio in favore di 5Pointz, uno dei luoghi del distretto del Queens, preferiti dai graffitari della zona, che presto sarà demolito per lasciare spazio a delle nuove palazzine: “Grazie per la vostra pazienza. E’ stato bello. Salvate 5Pointz”, il suo messaggio.



Il progetto dell’artista, chiamato Better Out than In (meglio fuori che dentro) è riuscito in pieno: creare ogni giorno del mese opere al riparo da sguardi indiscreti. Unico giorno di inattività, il 23 ottobre, a causa del serio pericolo di essere fermato dalla polizia.



L’artista ha lasciato la propria impronta in tutti i distretti della città. Sarà ricordato dai newyorchesi per i propri lavori sui muri dei palazzi ma anche per un’opera di bene del valore centinaia di migliaia di dollari: un insignificante dipinto raffigurante una scena pastorale è stato acquistato dall’artista per 50 dollari. Una volta ridipinto con l’aggiunta di un soldato nazista, è stato donato al negozio che vende articoli usati per beneficenza Housing Works. L’oggetto messo all’asta, ha raggiunto la ragguardevole cifra di 615mila dollari. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino