Arisa: «A X Factor gli altri giudici mi snobbavano. Sanremo? Mi sono ammalata»

Arisa (Instagram)
“Mi sono incuriosita dai suoi contenuti, dalla testimonianza sui giovani, ma ha pagato lo scotto di essere un mio allievo, non è stato preso sul serio”, Arisa...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
“Mi sono incuriosita dai suoi contenuti, dalla testimonianza sui giovani, ma ha pagato lo scotto di essere un mio allievo, non è stato preso sul serio”, Arisa si toglie qualche sassolino dalla scarpa e torna a parlare di X Factor 17 dove, molto prima di Anastasio e simili, ha presentato un concorrente che si esibiva nel rap, Lumi.




 
Il ragazzo è stato penalizzato per la scarsa credibilità che davano gli altri giudici ad Arisa: “Penso di penalizzare i ragazzi per la scarsa credibilità data a me dagli altri giudici – ha spiegato in un’intervista a “Il fatto quotidiano - quella è una partita dove ci si dimentica del valore della bellezza e del talento, è più una questione personale”.
Anche l’edizione di Sanremo di quest’anno per lei non è stata facile: “Quest' anno è stata dura, prima dell'ultima serata mi sono ammalata, avevo la febbre e il contesto è diventato pesante: non volevo cantare, ma tornare a casa; se la situazione non è perfetta preferisco scendere dal palco e ascoltare gli altri”.



Tempo fa aveva detto di aver paura di fare la fine di Mia Martini: “No, ci ho fatto pace. E inoltre per vivere di questa professione è fondamentale lavorare su se stessi, è necessario centrarsi, essere sani, non cadere in dipendenze. La maggior parte degli artisti sono iper-empatici, portati a riempire quell' empatia con altre situazioni”. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino