Il cinema dice addio Marina Cicogna, prima produttrice del mondo a vincere un Oscar (nel 1970, per il film di Elio Petri ”Indagine su un cittadino al di sopra di ogni...
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LA VITA. Di Marina era uscita quest’anno l’autobiografia "Ancora spero" (Marsilio). E a lei due anni fa è stato dedicato il documentario Marina Cicogna - la vita e tutto il resto diretto da Andrea Bettinetti. Nata il 29 maggio 1934 dal conte Cesare Cicogna Mozzoni e dalla contessa Annamaria Volpi di Misurata, la produttrice ha avuto una vita scandita da successi e dolori, come il suicidio del fratello Bino, avvenuto nel 1971, e la rovina finanziaria della madre Anna Maria Volpi di Misurata. Tra i suoi film ”Teorema” di Pier Paolo Pasolini e ”Metti una sera a cena” di Giuseppe Patroni Griffi, «La classe operaia va in paradiso» di Elio Petri, «Uomini contro» di Francesco Rosi, «Mimì metallurgico ferito nell'onore», «Film d'amore e d'anarchia» di Lina Wertmuller, «Fratello sole, sorella luna» di Franco Zeffirelli,«C'era una volta il West» di Sergio Leone. Il suo rimpianto? «Ho mollato il cinema troppo presto, quando gli americani rifiutarono di fare film come ”Il Conformista”, ”Ultimo tango a Parigi”, ”Portiere di notte”: preferivano le commedie di Alberto Sordi e Nino Manfredi. Ma io non avrei dovuto scoraggiarmi», raccontava. Definiva la sua vita "la testimonianza di un'epoca ormai finita allìinsegna della creatività nel cinema, nell'arte, nella letteratura. Poi il mondo è peggiorato. E quello attuale non mi piace". L'incontro più importante? "Con il produttore David O. Selznick che accese in me, ancora giovanissima, la voglia di fare cinema. E ho fatto un cinema straordinario con tutti i grandi".
ANTICONFORMISMO. Marina visse sempre le proprie scelte sessuali alla luce del sole. E 40 anni fa, quando l’omosessualità non era stata ancora sdoganata, non nascose la sua relazione con Bolkan: "Nessuna trasgressione, fu una scelta naturale. Non ho mai sentito il bisogno di sbandierare o nascondere il mio orientamento sessuale", spiegava. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino