AC/DC in crisi: dopo l'addio del chitarrista Malcom Young, la defezione di Phil Rudd, il batterista ancora troppo occupato nelle aule di tribunale, i problemi di udito del...
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L'unico membro originale della band ancora in attività ha iniziato a maturare dei dubbi sul futuro del gruppo, o di quello che ne è rimasto. Per la prima volta in 43 anni di onorata carriera, lo scolaretto australiano svela la possibilità di un addio alle scene. «A questo punto non lo so proprio - ha detto Angus in un'intervista a Rolling Stone - Dobbiamo portare a termine gli impegni presi. Quando firmi qualcosa dove dici “farò questo e quello”, la cosa migliore è che alla fine tu possa dirti “ho fatto tutto ciò che dovevo fare”. Abbiamo sempre ragionato così fin dall’inizio, quando eravamo io, Malcolm e Bon Scott».
Il gruppo ha iniziato a sgretolarsi a settembre del 2014 con l'annuncio della malattia di Malcom Young, ma suo fratello Angus ha sempre tenuto le redini del gruppo guidando per altri due anni la storia del rock. Della demenza di Malcolm, Angus aveva parlato al Guardian spiegando: «Non è facile comunicare con lui. Faccio il possibile ma non posso eavere la certezza che capisca ciò che gli dico. Ci sono un sacco di persone che sentono la sua mancanza, e io glielo dico ogni volta che posso. Lui è sempre stato un combattente, uno che affrontava le cose. Mi sono sentito obbligato ad andare avanti anche senza di lui, forse proprio perchè ero con lui quando iniziammo il nostro percorso».
A marzo di quest'anno gli AC/DC hanno ricevuto un nuovo colpo ben assestato. Il cantante Brian Johnson è stato costretto ad interrompere immediatamente il tour per gravi problemi di udito. Al suo posto è subentrato Axl Rose, ex frontman dei Guns N' Roses ma, qualche mese dopo, anche il bassista Cliff Williams ha annunciato l'addio a fine tour. Ad Angus Young a questo punto non resta che una scelta, sofferta, ma obbligata. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino