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Una notte da dottore di Guido Chiesa che debutta ad Alice nella città. Protagonisti in coppia della commedia Diego Abatantuono e Frank Matano secondo cui la comicità «è una medicina». »C'è chi aveva detto che aiutasse anche piangere, ma ridere fa proprio bene». Il film è stato presentato nella sezione autonoma della Festa del Cinema di Roma per arrivare poi in sala dal 28 ottobre in circa 350 sale distribuita da Medusa, che è anche coproduttore con Colorado.
Ispirandosi alla commedia francese Chiamate un dottore! (2019) con Michel Blanc, si racconta la lunga notte (si è girato a Roma) vissuta da Pierfrancesco Mai (Abatantuono) medico di grande esperienza che lavora come guardia medica. Pieno di acciacchi, apparentemente poco empatico e sbrigativo con i pazienti, l'uomo è reduce da traumi che fatica ad affrontare. Tutto cambia quando incontra Mario (Matano), rider positivo e sorridente che dopo un bizzarro incidente, si ritrova ad accettare di sostituire il medico nelle visite in programma, 'radioguidatò via auricolare da Mai. Ne scaturisce una serie di avventure e disavventure, che sfiorano anche la sfera privata della 'strana coppià.
«Diego è stato scelta immediata, Frank invece si è sottoposto a un provino per la parte - spiega Chiesa, già autore per Colorado di commedie di grande successo come Belli Di Papà» e «Ti Presento Sofia» -.
Quello della coppia Matano - Abatantuono è un debutto, anche se i due attori si conoscono da anni: «Abbiamo lavorato anche con Guido molto sul copione ed è stata una cosa stimolante, anche perché Diego ha un'attenzione ossessiva alla verità, è molto bello imparare da lui per osmosi». Questo, aggiunge l'attore è «un momento storico nel quale risulta quasi anacronistico un film comico fatto solo di battute. Oggi il pubblico è più sofisticato e si aspetta tridimensionalità nelle storie». C'è anche l'elemento del ritratto di un medico (professione ancora più al centro della società con la pandemia) anche nei difetti: «Abbiamo preferito ambientare il film pre-pandemia, proprio per non legarlo a ciò che sta succedendo, - spiega Chiesa -. I medici sono esseri umani come gli altri, qualcuno è più nobile, qualcuno sbaglia, qualcuno ha empatia, qualcuno no. Sono persone ferite come tutti noi».
«La medicina è sempre un tema affascinante - aggiunge il cineasta -. Parlarne oggi per me lo è stato ancora di più». In un'epoca «in cui molti credono di poter acquisire certe conoscenze su internet , la mia fiducia nei medici resta assoluta» aggiunge Matano. Gli fa eco Abatantuono: «Anch'io ho in loro grande fiducia, oltretutto sono anche in famiglia, ho un genero cardiochirurgo e un consuocero medico». Chiesa che ha esplorato vari generi, da Il partigiano Johnny a Lavorare con lentezza, negli ultimi anni si è dedicato esclusivamente alla commedia ma ha ora in progetto «un film e una serie, per tornare a un certo eclettismo».
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