Sarà a maggioranza femminile la giuria del Festival di Cannes che decreterà la Palma d'Oro in questa 74/ma edizione. Su otto giurati ben cinque saranno donne ed è record. Infatti, per fare solo un esempio, cinque donne e quattro uomini erano in giuria alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia già nel 2017, nel pre Mee To, ma con un presidente di giuria al femminile come Annette Bening. Sempre per fare un confronto con Venezia anche nella sua ultima edizione, quella del 2020, il rapporto era a favore del genere femminile: ovvero quattro donne e tre uomini e, proprio come nel 2017 con il volano di una presidente di giuria ingombrante e molto femminile come Cate Blanchett. Per quanto riguarda Cannes 2021, il presidente di giura è Spike Lee, come già noto, e sarà dunque lui a guidare una squadra composta dal regista senegalese Mati Diop, dalla cantautrice canadese Mylène Farmer, dall'attrice e produttrice statunitense Maggie Gyllenhaal, dalla regista e produttrice austriaca Jessica Hausner, dall'attrice e regista francese Mélanie Laurent, dal produttore e regista brasiliano Kleber Mendon‡a Filho, dall'attore francese Tahar Rahim e, infine, dal sudcoreano Song Kang-ho.

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Insomma cinque donne e tre uomini di sette nazionalità e provenienti dai cinque continenti per giudicare, dal 6 al 17 luglio, i ventiquattro film in concorso, tra cui "Tre Piani" di Nanni Moretti, unico film italiano in corsa per la Palma d'oro. Tra le curiosità della squadra che compone la giuria di quest'edizione, la presenza di Song Kang-ho, attore sudcoreano salito alla ribalta internazionale per le sue interpretazioni in SNOWPIERCER (2013) e PARASITE (2019), che ha vinto la Palma d'oro al Festival di Cannes e l' Academy Award per il miglior film. Nel 2020, il New York Times ha classificato Song Kang-ho al sesto posto nella sua lista dei 25 più grandi attori del 21ø secolo. Per quanto riguarda, infine, l'assenza di un giurato italiano va detto che è del tutto normale specie se si considera che solo nell'ultimo Cannes, quello del 2019, c'era la nostra Alice Rohrwacher.

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