Calunnia la guardia giurata: condanna a 3 anni e mezzo

Calunnia la guardia giurata: condanna a 3 anni e mezzo
IL PROCESSOBELLUNO Tre anni e mezzo di condanna per il reato di calunnia. Una stangata per Gabriele Osti, 59 anni, di Belluno, difeso dall'avvocato Giulia Munerin che aveva...

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IL PROCESSO
BELLUNO Tre anni e mezzo di condanna per il reato di calunnia. Una stangata per Gabriele Osti, 59 anni, di Belluno, difeso dall'avvocato Giulia Munerin che aveva chiesto l'assoluzione asserendo che il reato dal quale sarebbe poi originata la calunnia non sarebbe mai stato provato. Il giudice, Antonella Coniglio, ha accolto invece l'istanza del pubblico ministero Giuseppe Gulli, condannando Osti.

Il fatto prende le mosse al centro commerciale Città Fiera Martignacco, di Udine, dove Osti sarebbe stato sequestrato da una guardia giurata per il presunto furto di un coltello dal quale parte poi tutta l'indagine. La guardia lo avrebbe trascinato dentro ad uno stanzino trattenendolo fino all'arrivo dei carabinieri.
Quando Osti torna a Belluno presenta una denuncia contro la guardia giurata accusandolo di sequestro di persona. Afferma inoltre di essere stato picchiato.
Partono le indagini della procura di Belluno per accertare la fondatezza delle pesanti accuse. Attraverso le forze dell'ordine di Udine si viene però a scoprire che non ci sarebbe stato alcun sequestro. Il camerino dove l'imputato asseriva di essere stato rinchiuso, risulta controllato dalla telecamere e i filmati, appositamente visionati, non rilevarono nulla di quanto affermato dal denunciante. Viene ovviamente sentita anche la guardia giurata.
La procura torna così alla carica, ma stavolta contro Osti che finisce sotto accusa per calunnia, reato che si consuma contro la pubblica amministrazione, ovvero per aver messo inutilmente in moto le indagini.
Ieri il processo si è aperto e chiuso, con tanto di sentenza. L'imputato si è visto infliggere 3 anni e 6 mesi, oltre all'obbligo di pagare le spese processuali. Una batosta.
Le motivazioni saranno pronte solo tra 30 giorni.
L.M.
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Il Gazzettino