Torino 36, giorno 3. La scomparsa del lavoro e della moglie: le battaglie di un sindacalista

Torino 36, giorno 3. La scomparsa del lavoro e della moglie: le battaglie di un sindacalista
NOS BATAILLES di Guillaume Senez (Concorso) – Il sindacalista Olivier combatte nella sua fabbrica di distribuzione on...

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NOS BATAILLES di Guillaume Senez (Concorso)
– Il sindacalista Olivier combatte nella sua fabbrica di distribuzione on line contro le azioni dei dirigenti, che usano il personale in modo spesso disumano. Ma un giorno la sua quiete familiare viene scossa dalla fuga della moglie, che si allontana da casa senza lasciare traccia, nonostante la coppia abbia due bambini piccoli. Le poche ricerche non danno esito. E l’assenza diventa un fatto normale. Ma la vita di Olivier subisce un colpo difficilmente superabile. Tra la denuncia sociale e la difficoltà di vivere una realtà inattesa, un film politico sull’oggi, specie per le problematiche lavorative, ma che non sembra trovare il giusto equilibrio tra il realismo delle situazioni e la funzione fantasmatica della moglie scomparsa, con un’accettazione del casopoco plausibile. Ma si fa apprezzare per la sensibilità attoriale, specie quella dei bambini, sempre credibilissimi. Voto: 6.
TYREL di Sebastian Silva (After hours)
– Tyrel va con un amico a trascorrere un weekend in una baita di montagna assieme a un gruppo di uomini un po’ troppo dediti agli scherzi pesanti. Tyrel è l’unico nero della compagnia. Da subito si accorge che nei suoi confronti serpeggia una certa ostilità, uno strisciante razzismo. Un film che fa della tensione un oggetto di analisi, dove ogni gioco, ogni azione sembra portare tutto a un finale esplosivo. Siamo apparentemente dalle parti di “Get out”, ma con un finale opposto. Non siamo davanti a un film politico, ma goliardico, dove l’apparenza può ingannare e il pregiudizio contare tanto. Voto: 6½.

BLUE AMBER di Jie Zhou (Onde)
– Una domestica assiste impotente alla morte del marito per incidente stradale. Risarcita in denaro della perdita affettiva, si accorge che il valore giornaliero del marito offerto in realtà è risibile. Poco dopo accade la stessa cosa con il cane, anch’esso vittima di auto pirata. Un’analisi spietata e rigorosa della società plutocratica, che risolve il valore di ogni cosa (anche di ciascuna persona) in base ai soldi. Messa in scena elegante con un uso di più piani di azione nella stessa inquadratura e un’abbondanza di riflessi. Uno scrutare sul comportamento della società (evidenziato anche in modo simbolico attraverso una perlustrazione costante con il binocolo) con uno sguardo potente. Voto: 7.
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Il Gazzettino