Testamento biologico, ancora senza una legge

 Testamento biologico, ancora senza una legge
Il Belgio ha da poco approvato una legge che estende l'eutanasia anche ai minorenni con malattie terminali; in Italia da anni non si riesce a varare neppure una norma sul...

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Il Belgio ha da poco approvato una legge che estende l'eutanasia anche ai minorenni con malattie terminali; in Italia da anni non si riesce a varare neppure una norma sul testamento biologico.
Sono trascorsi già cinque anni dalla morte di Eluana Englaro, il cui caso infiammò il dibattito nel Paese per molti mesi, ma sul tema il Parlamento è ancora bloccato. Un disegno di legge era stato approvato in prima lettura nel marzo 2009, un mese dopo che la  ragazza, originaria di Lecco, in coma da 17 anni, si era spenta in una clinica di Udine a seguito della sospensione dell'alimentazione e dell'idratazione che la tenevano in vita, autorizzata dalla magistratura. Quel testo di legge si arenò successivamente in Senato e poi arrivò la fine della legislatura. Da allora la questione non è stata più  affrontata, nonostante riguardi un aspetto importantissimo della libertà di scelta e di autodeterminazione delle persone.
In questi anni, come sempre più spesso accade in Italia, in mancanza di scelte politiche è stata la magistratura a dover intervenire per sciogliere difficili e delicati casi. Quello di Eluana è il più famoso, ma non è stato l'unico. E ormai vi è una giurisprudenza piuttosto consolidata sul tema.
In assenza di una legge, un centinaio di Comuni di tutta Italia ha cercato di mettere a disposizione dei cittadini uno strumento attraverso il quale poter esprimere la propria volontà: per questo motivo è stato attivato un registro sul testamento biologico nel quale indicare se e quali cure si è disposti ad accettare nel caso di incidenti o malattie che dovessero privare della possibilità di scelta. 
Il Comune di Venezia è tra questi: recentemente è stata approvata una bozza di convenzione con il Collegio notarile al fine di rendere possibile la registrazione delle dichiarazioni anticipate di trattamento. Una importante iniziativa di civiltà, di rispetto nei confronti del cittadino, a fronte di una sconcertante, totale assenza dello Stato.
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Il Gazzettino