Test in Bahrain, la Ferrari c'è. Ma la sorpresa è una Mercedes senza pance

Lewis Hamilton con la Mercedes W13 senza pance
La Ferrari è consistente, ma il palcoscenico se lo prende tutto la Mercedes. Non è una sorpresa, lo scacco matto era più che nell’aria: il team otto...

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La Ferrari è consistente, ma il palcoscenico se lo prende tutto la Mercedes. Non è una sorpresa, lo scacco matto era più che nell’aria: il team otto volte campione del mondo avrebbe svelato a Sakhir un monoposto tutta nuova. E così è stato. Vedere la Freccia dal vero, però, scalda gli animi. Accende il dibattito ed a qualcuno manda per traverso il cappuccino tanto da avanzare dubbi sulla “legalità” del capolavoro. I ragazzi di Mattia Binotto sembrano meno interessati di altri all’intricata vicenda, concentratissimi sul loro lavoro di messa a punto e di sviluppo, oltre che sicuri degli sforzi fatti in fabbrica. L’approccio è sicuramente quello giusto: perché mettere il naso negli affari altrui quando si deve ancora iniziare una stagione durante la quale è vietato sbagliare? Per il momento le polemiche le facciano gli altri.

Charles e Carlos hanno effettuato tutto quello che dovevano, la SF-75 si è confermata affidabilissima ed anche parecchio veloce anche se, da questa prospettiva, nessuno è pronto a scommettere. I grossi calibri, infatti, sono rimasti copertissimi, in primis la Stella di Stoccarda, ma anche il giovane campione del mondo dei bibitari. E sono loro che dovrebbero dominare la scena. Le due Rosse a pochi minuti dal termine avevano i tempi più rapidi e non era facile frenare gli entusiasmi (non certo del team). Poi però, il tosto Gasly, con la simpatica Alpha Tauri, ha montato le gomme soft rosse e ricordato a tutti che le performance nei test vanno prese con le molle. Ma veniamo al tema principale che pare aver riportato l’orologio ad Abu Dhabi, quando la tensione si tagliava con il coltello.

I primi ad alzare le antenne quando hanno visto la creatura di Allison ed Elliot, manco a dirlo, sono stati quelli della Red Bull. Christian Horner ha arricciato il nasino come un pit bull: la Mercedes è parecchio interessante e pure bella, ma ha “sverniciato” pure il regolamento. Dall’altra parte dello steccato Toto Wolff cade dalle nuvole ed è pronto a ricominciare la partita a scacchi: «Irregolari? Suvvia, non scherziamo. La Fia ha seguito tutti i dettagli del progetto, non c’è nulla di oscuro». Toto ha ragione: attualmente nessuna monoposto può essere considerata fuori norma perché tutte hanno l’ok federale. Però, c’è un però, introdotto proprio quest’anno.

Se la soluzione si rivelasse tanto geniale da ridicolizzare gli avversari, e l’80% dei team più la Fia e Liberty fossero d’accordo, la genialata potrebbe essere lo stesso accantonata. Forse per questo Hamilton e Russel sembravano guidare sulle uova, con il freno tirato, più attenti ad andare piano che forte. Dal punto di vista tecnico la Stella “B” è una monoposto diversa da tutte le altre, solo la Williams ha un’impostazione simile si dice per portare avanti il lavoro per i tedeschi senza generare allarmi.

Sull’auto di Stoccarda i concetti sono estremizzati. Le bocche di raffreddamento sono verticali e non orizzontali in modo da avere pance strettissime, quasi inesistenti, con grossi vantaggi per la penetrazione aerodinamica. In più c’è il cono antintrusione superiore trasformato in un’ala (il punto che sembra illegale e che invece la Federazione ha autorizzato) che fa da base allo specchietto. Il Campionato non è ancora partito, ma la battaglia già s’infiamma.

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Il Gazzettino