OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Alla scuola servono innanzitutto risorse adeguate per poter funzionare e assolvere pienamente al suo compito: quello di educare e far crescere i giovani; di aiutarli ad acquisire un adeguato bagaglio di conoscenza, ma anche di sensibilità che li renda in grado di affrontare la crescente complessità della realtà in cui viviamo.
Ciò significa avere a disposizione strumenti didattici e docenti preparati nelle specifiche materie, ma anche insegnanti di sostegno per far fronte alle sempre più numerose situazioni di disagio e mediatori culturali per garantire concrete possibilità di inserimento e parità di opportunità per tutti.
In una società, che ci piaccia o meno, è sempre più multietnica, non appare realistico, né tantomeno realizzabile, un "tetto" agli studenti "stranieri" nelle classi? Premessa la difficoltà nell'individuare un criterio per definire cosa si intenda per straniero (nato all'estero, nato in Italia da genitori stranieri, proveniente da altre regioni italiane?) come fare, ad esempio, a garantire una percentuale dell'80 per cento di studenti italiani in quartieri nei quali gli stranieri sono la maggioranza?
Il disagio, la disparità sociale e culturale, la disabilità non hanno nazionalità. Sono problematiche che vanno affrontate e gestite a prescindere dal fatto che gli studenti siano italiani o "stranieri". Dunque, chi governa la scuola dovrebbe - deve - mettere a disposizione le risorse necessarie a farla funzionare, garantendo l'integrazione e, con essa, crescita e maturazione di tutti gli studenti. Il resto rischia di essere soltanto inutile propaganda.
Leggi l'articolo completo suIl Gazzettino