Rocco Iannone di Pal Zileri : lo stilista del nuovo Rinascimento

Rocco Iannone di Pal Zileri : lo stilista del nuovo Rinascimento
  Primitivo e raffinato, orgoglioso e ruvido: così  Corrado Alvaro,  che ha occupato brillantemente le cronache di letteratura e poesia della prima...

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Primitivo e raffinato, orgoglioso e ruvido: così  Corrado Alvaro,  che ha occupato brillantemente le cronache di letteratura e poesia della prima metà del Novecento descriveva il carattere degli abitanti della sua terra, quella Calabria che si porta addosso la forza di una primitività mai disdegnata del tutto e la raffinatezza di chi nasce nella bellezza di una terra che conosce  la musica del mare e la durezza della roccia, i colori del mondo. Perché le parole dello scrittore calabrese  per  “raccontare”  uno stilista di moda?

 “Io parto sempre dal concetto del territorio” -   ebbe a dichiarare  Rocco Iannone,   apparso  quasi improvvisamente  nell’agone degli “arrivati” dopo una importante routine  presso  laboratori ed  èquipes di prestigio  (la più impegnativa  da Giorgio Armani  per il settore maschile) . In questa dichiarazione dell’attuale direttore creativo di Pal  Zileri,  c’è la forza e la voglia di un affondo culturale che  trova ragione nel pensiero del suo conterraneo ma anche l’approccio sensuale nell’arte del vestire  che Iannone ha affidato  a una personale, intrigante,  lettura dei sette vizi capitali.
E’ impossibile parlare di  Rocco Iannone senza risalire alla sua terra, quella Calabria che ha dato l’impronta a Gianni Versace, uomo di Magna Grecia, e  che a questo giovane stilista ha consegnato tracce incancellabili di un “modo”, una ricerca umanistica dei segni che caratterizzano un uomo o una donna. Quei “vizi” capitali, l’ ira, l’ invidia, gola, lussuria, accidia, avarizia, superbia, che in versione positiva e negativa, comunque “umana”,  lo stilista  ha invocato come messaggeri del suo  pensiero.  
Nato a Catanzaro 34 anni fa, Rocco Iannone avvertì fin dall’adolescenza la “chiamata”  della bellezza, della raffinatezza,  “della gentilezza”  precisa lui,  certo che la forma che rappresenta il fine primo e ultimo della moda può trarre energie vitali, colori, suggestioni  da un approfondimento del carattere di chi dovrà indossarla. Il suo successo, oggi, è aver compreso le istanze, gli eventi umanistici, gli imput culturali che una società in mix irrefrenabile  ci consegna.

Vestire la vita è l ‘obbiettivo  di  Iannone  che  - dopo il successo incontrastato dell’ultima sfilata di Pal Zileri,  nella quale sono stati  presentati anche quattro capi di moda femminile – dichiarò  che  la cultura matriarcale della sua terra  - e della sua vita –  racconta  “uomini che non potranno mai  prescindere  da una donna, sia essa amante, figlia, amica, madre. Ma anche  viceversa. “  Un gioco  psicologico sottile e vincente che lo stilista affronta anche con la  selezione di materiali  per la moda maschile  nella quale  una fantasmatica  presenza femminile gioca a rimpiattino (un esempio la presenza  in collezione  Pal Zileri  P/E 2019  dei  fantastici  tessuti  Rubelli  ( lampassi, damaschi,  soprarizzi)  usati anche per gli accessori  (vedi  lo zainetto “Tazio”).   Non è per caso che oggi di questo conterraneo di Gianni Versace  si parli come dello stilista emergente più gettonato, in  pole position  nell’ambitissimo “borsino” di valori della moda.  
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Il Gazzettino