Mai come in questo susseguirsi di stagioni incerte sotto il profilo di una scelta di campo che latita - non solo nella moda! - diventa...
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Nella miriade di proposte che ci pervengono dalle 1800 firme presenti a Pitti Uomo, oltre ai vari momenti espositivi presenti in Firenze in queste giornate di moda maschile, il “salto di genere” si impone come quasi assoluto anche per collezioni che si rivolgono all’uomo qualunque, quello di tutti i giorni che nella moda vede una occasione per presentarsi più elegante, più “ben vestito” o semplicemente più a modo nelle diverse occasioni della giornata. Pitti Uomo rappresenta nella moda quello che in arte ci può consegnare la Biennale di Venezia che raccoglie le diverse espressioni artistiche presenti nel mondo e ce le presenta in una sorta di “mappamondo” della realtà fluida, quella alla quale appartiene di fatto la moda.
Sono molti, moltissimi, gli stand dove l’autunno-inverno 2020- 21 offre soluzioni possibili e bellissime, realizzate con il grano dell’intelligenza stilistica che sa prendere qualcosa da tutto, anche dal look di genere, con quel dosaggio che rende possibile ogni novità. In un complesso agile, day by day, un tocco di frivolezza appena accennato sarà solo un modo piacevole di aderire a un tempo nuovo. Ce ne offre ampia scelta lo stand “storico” di Belvest che sa vestire un uomo con look contemporaneo senza farne un “indossatore manifesto”. Si questa gloriosa griffe veneta farà parlare i patiti dell’eleganza più raffinata il nuovo tessuto utilizzato anche per completi da città : la seta cachemire, supermorbida, calda, lucente, bellissima. E su tutto la giacca dieci tasche da viaggio con fodera parafurto per proteggere la “carta” dai furti.
Ce lo ha confermato la presentazione delle novità elaborate dagli studenti (ormai stilisti a tutto tondo) dell’Istituto Marangoni. Ce lo ha raccontato la collezione “guest” di Brioni che qui a Firenze ha festeggiato il 75° anniversario del marchio che interpreta un’eleganza maschile senza tramonto.
Il più visitato fra tutti ancora una volta Cucinelli, con quella filosofia del vestire che è un racconto di vita a puntate. Bellissimo, semplice...ma anche no, l’uomo firmato Cucinelli per il 2020-21 sceglierà tra proposte che solo a chi abbia sguardo breve possono apparire all’ombra di stagioni passate. In realtà è un look personalissimo , estremamente “portabile”. Sempre giacche un po’ corte, un po’ stette, un po’ fascianti.
Forse il taglio del nastro spetta agli accessori che bastano sempre da soli a raccontare una stagione di moda. Il cappello è sempre bandiera di un look: basta da solo a dirci chi è o chi vuole apparire l’uomo attento al mutar di venti che ad ogni stagione mette in fibrillazione i patiti di novità. A Pitti, abbiamo l’imbarazzo della scelta, ma è con Doria 1905 che possiamo verificare il mood 2020-2021. La collezione destinata al prossimo autunno-inverno ripassa in forme leggere, attualissime, i canoni che hanno resa famosa la griffe fin dall’inizio del Novecento, con un viaggio nella memoria che guida le nuove proposte sostenute da un impiego di materiali importanti, a tocco morbido, protettivi.
E dalla testa ai piedi, eccoci con le nuove calze firmate Bresciani, ormai un must della moda maschile più aggiornata: geometrie , frammenti di mosaici dei pavimenti di famose chiese, monumenti celebri come il ponte di Rialto a Venezia, o dipinti come la Gioconda di Leonardo o la Venere di Botticelli, sono i temi di ispirazione per la collezione del prossimo inverno che va interpretata soprattutto come un inno alla sostenibilità rappresentata da materiali naturali di grande qualità, cotone egiziano extra fine, filo Scozia , lana-seta preziosa e caldissima. Più scherzosa, allegra,la collezione di coppole in mix di tessuti e colori diversi. E la moda è servita.
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Il Gazzettino