Peter Gabriel, l'ultimo album i/o, tra ospiti a sorpresa e dark side. E non manca un "tocco" friulano

A sinistra la copertina del disco i/o di Peter Gabriel
Peter Gabriel, i segreti del suo ultimo album “i/o”. Questa volta bisogna proprio partire dalla fine. Perché l’ultima traccia del nuovo disco di Peter...

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Peter Gabriel, i segreti del suo ultimo album “i/o”. Questa volta bisogna proprio partire dalla fine. Perché l’ultima traccia del nuovo disco di Peter Gabriel “i/o” è stata registrata a Nordest. Una sorpresa, insomma, scoprire che l’affascinante “Live and Let Live” è stato inciso negli studi di Cavalicco (in provincia di Udine) della celebre ArteSuono. Da parecchi anni la sala di Stefano Amerio è tra le più richieste non solo dagli artisti dell’Ecm, ma anche da quei musicisti innovativi che ricercano suoni di un certo respiro. E nel brano, altra sorpresa, spunta anche l’incantevole tromba di Paolo Fresu in un dialogo con il Soweto Gospel Choir. 

“i/o”, uscito a Dicembre 2023

Detto questo va rimarcato che tutto il lavoro del genio di Bath rappresenta una strepitosa ricerca di suoni, sovraincisioni, effetti d’impatto che nascono anche grazie all’accattivante creatività di alcuni suoi storici collaboratori: dalle mente mai ferma da Brian Eno, alle percussioni di Manu Katchè fino allo straordinario basso dell’immancabile Tony Levin, da sempre pedina fondamentale in questo itinerario.

L'ultimo lavoro di Peter Gabriel risale al 2002

Per quanto riguarda “i/o” c’ da ricordare che il disco della Real World arriva ad una ventina d’anni dal precedente album di inediti “Up”, come a rimarcare la meticolosità del cantante, la sua costante voglia di modificare e migliorare i brani lasciando così agli appassionati un’eterna attesa interrotta solo da qualche anticipazione radio. C’è tanto del suo passato in questa eclettica produzione, molte volte pare di ascoltare qualcosa di già noto come nella bella «Road to Joy», ma sbaglia chi pensa che questo lavoro sia semplicemente un ritorno alle lontane registrazioni. 

“i/o”, il dark side dell'album di Peter Gabriel

Anche in questo caso, infatti, Gabriel spinge avanti la tecnologia (il titolo non a caso nasce appunto dalle riflessioni su “input/output”) con composizioni che fatichiamo a trovare tra gli artisti più giovani. E poi la suggestiva scelta di pubblicare due cd con le stesse dodici canzoni, ma con un doppio missaggio firmato Mark Stent (bright) e da Tchad Blake (dark) la dice lunga sull’originalità del compositore inglese. 

“i/o”, i testi dell'album

Nei testi Gabriel affronta i temi impegnativi come la vecchiaia, il terrorismo, la morte che però sembrano intrisi, alla fine, di un messaggio di speranza. Non è poco per chiudere questo difficile 2023.

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Il Gazzettino