Le vaccinazioni anti-influenza e anti-pertosse sono preziose per la salute di mamma e bambino, contrariamente a quanto pensano molti incompetenti. Preziose perché li...
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I dati che ha presentato sullo stato delle vaccinazioni in gravidanza in Italia sono amari: si vaccina contro l'influenza il 9,7% delle donne, contro il 54% degli Stati Uniti. Perché il nostro Paese ha questi livelli da terzo mondo? Per la collusione tra due fattori perniciosi: l'avversione aprioristica contro i vaccini che pervade la popolazione italiana e la resistenza a consigliare i vaccini in gravidanza da parte degli operatori sanitari. Qual è la figura professionale sanitaria in assoluto meno vaccinata in Italia? L'ostetrica. Difficile che la donna si vaccini se l'ostetrica di fiducia non fa in prima persona la vaccinazione. In positivo, le donne si vaccinano con serenità se il vaccino è stato consigliato da un professionista della salute, medico e/o ostetrica, in primis, e se la vaccinazione, che è gratuita per le gravide come per altre categorie a rischio, viene somministrata in ospedale. Sono quindi essenziali spiegazioni semplici sul perché il vaccino anti-influenzale è sicuro, e la fiducia nel medico che lo prescrive. Quando una donna mi chiede: «Prof, lei l'ha fatta?», e io rispondo: «Sì, non appena il vaccino è arrivato in ospedale, come negli anni scorsi. Perché sono molto soddisfatta della protezione che mi dà», vedo il suo sollievo. E questo sì è il primo fattore per l'ascolto sul perché sia ancora più importante farla in gravidanza, fin dai primi mesi.
E la pertosse? Ecco un altro vaccino essenziale: perché la mamma può trasmettere al piccolo gli anticorpi che lo difenderanno dalla terribile Bordetella pertussis nei primi mesi di vita, quando non è ancora in grado di produrre i propri. Questo germe temibile provoca attacchi di tosse violenti, difficoltà respiratorie e conati di vomito. Nel lattante, può causare pause respiratorie o addirittura un arresto della respirazione. Richiede lunghe ospedalizzazioni, come è successo a una coppia di gemellini bolognesi, Lorenzo e Alessandra, sopravvissuti per miracolo dopo oltre due mesi di cure intensissime in rianimazione con antibiotici e cortisone.
Ben il 90% delle morti causate dalla pertosse avvengono nel primo anno di vita del piccolo. Altre complicazioni: polmonite, otite media, convulsioni (2-4% dei casi) e lesioni cerebrali (5 casi su 1000), che possono lasciare gravi conseguenze per tutta la vita.
Quante sono le gravide vaccinate contro la pertosse in Italia? Meno del 2%. Una vergogna. Alla mamma dei gemellini nessuno aveva raccomandato questa vaccinazione. Quando va fatta? L'anti-pertosse viene somministrata tra la 27esima e la 35esima settimana di gestazione, per dare la massima protezione al piccolo. Siccome è un vaccino trivalente, donna e bambino vengono protetti anche contro il tetano neonatale e contro la difterite. Sarebbe bene che si vaccinasse anche il futuro papà: ma in Italia sul tema è nebbia fitta, perché dominano incompetenza e opinioni sine materia. Documentiamoci dunque. E proteggiamoci.
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Il Gazzettino