Parigi: l'alta moda femminile - Il sogno di Dior - Brillanti - Fiabe

Parigi: l'alta moda femminile - Il sogno di Dior - Brillanti - Fiabe
Tempo di brillanti, voglia di sicurezza: così Karl Lagerfeld interpreta la voglia di portare addosso qualcosa che luccica, il valore estremo presente nella moda dove il...

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Tempo di brillanti, voglia di sicurezza: così Karl Lagerfeld interpreta la voglia di portare addosso qualcosa che luccica, il valore estremo presente nella moda dove il gioiello rappresenta il sigillo del  lusso  vero  (e forse oggi anche un investimento affidabile) .  Per il ballo delle debuttanti, a Vienna, dove ancora  l’evento tradizionale viene chiamato il Ballo Imperiale,  lo stilista austriaco sta preparando la tiara che verrà indossata per l’occasione dalla reginetta della festa:  una corona principesca composta da 350 Svarowsky  blu, in omaggio al famoso valzer di Strauss (il Danubio blu) del quale quest’anno  nel contesto del  ballo più famoso  verrà festeggiato il 150° anniversario.

Balli, brillii: le “danze”  dell’alta moda a Parigi si sono aperte con la splendente collezione Dior  firmata da Maria Grazia Chiuri, proposta come un  gran ballo suntuoso animato da abiti importantissimi ma portabili, un gioco che la stilista -  che fino all’anno sorso firmava in coppia  con Pier Paolo Piccioli la moda per  Valentino  -  conduce con sapiente abilità, tanto da riuscire a conservare un’aura sognante, sottolineata da una scenografia  che  nel Museo Rodin che ha ospitato la sfilata parigina  evocava  un  labirinto-giardino alla Borges.   Quale donna non vorrà indossare uno di quei tailleur-bar (con la tipica giacca Dior che non tramonterà mai) . Un omaggio ai fiori anche con le decorazioni degli abiti, che parlano il linguaggio artigianale di alta caratura garantito da  un laboratorio veneto  ( l’Atelier Pagliani di Verona).  Fedele alle debolezze stilistiche di Christian Dior , e alla sua incrollabile fede nell’occulto , Maria Grazia Chiuri  ha giocato con i segni dei Tarocchi  per  “rispetto” a Mr. Dior  e per il piacere di giocare con …un gioco. Ad applaudire la sfilata bella e , pur rispettosa dell’alta moda al top , tutta da indossare,  la platea sofisticata  degli eventi Dior . Con i nomi del gossip internazionale più qualificato, anche la veneziana  Bebe Vio, la coraggiosa atleta  che aveva espresso il desiderio  (esaudito)  di presenziare a una sfilata parigina della Maison Dior.
Con Dior nel carnet delle grandi presentazioni ,  la sfilata di Schiaparelli che reinventa  superbamente  quei motivi rimasti famosi nelle storia della moda del Novecento.  Per la sfilata parigina una serie di abiti di altissimo stilismo con la firma di Bertrand Guyon  , voluto  da Della Valle  come responsabile della direzione artistica della  Schiaparelli che appartiene al suo brand.

Standing ovation per Francesco Scognamiglio, ormai presenza invitata nel calendario dell’alta moda a Parigi. Per lo stilista italiano che gioca a reinventare rose e motivi cari al gusto orientaleggiante carpito a una passeggiata nel Museo di Capodimonte a Napoli la notizia del suo prossimo sbarco ìn America con uno spazio importante messo a disposizione da Neiman Marcus.
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Il Gazzettino