Hanno un nome: Bresciani . Parlano partendo dal basso, i piedi, e arrivano con note sempre attuali alla verità del nostro tempo.: sono i calzini Bresciani che per...
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L’apertura di questo Pitti Uomo appena concluso è stata siglata con undicimila rose bianche che Stefano Ricci ha voluto in Sala Bianca a Palazzo Pitti per siglare non solo il 45° compleanno della sua attività di imprenditore per l’abbigliamento di lusso ma anche la riapertura di quella mitica Sala Bianca che siglò la nascita della moda italiana pret-à-porter.
Torneremo sulla storia di questo sito mitico che ha ospitato la sfilata organizzata da Ricci per la sua collezione importante: in passerella cinquanta modelli più una pattuglia di bambini in look Maison tra i quali anche i figli di Andrea Bocelli che , in smoking bianco ha accettato di sfilare per Ricci.
Cosa dire della biancheria intima proposta per il guardaroba maschile del prossimo inverno da Adam e reclamizzata a Pitti da un indossatore pronto alle sfide estreme che , tra lo stupore generale, girava per Pitti seminudo (a cinque gradi sotto zero!) su una automobile da autoscontro nei viali della Fortezza da Basso, coperto solo da uno slip, ovviamente Adam.
Una pagina a sé meriterebbe la bella mostra fotografica allestita a Palazzo Pitti dal Centro di Firenze per la Moda Italiana, con l’apporto dall’Archivio Storico Foto Locchi , del Direttore delle Gallerie degli Uffizi, Elke Schmidt, e del Gruppo Editoriale che a Firenze (ma non solo , considerato che le sue pubblicazioni per la direzione di Matteo Parigi Bini vedono la luce anche a Venezia, Capri, Roma, Napoli per citarne solo alcune). L’esposizione presenta 100 foto rarissime , scattate nell’arco di anni che va dal 1930 al ’70 , praticamente l’arco di vita della Sala Bianca come luogo deputato per il lancio del made in Italy nascente .
Una mostra che racconta la fiaba della moda italiana dal glamour della Sala Bianca ai nostri giorni.
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Il Gazzettino