La Wikileaks del calcio, un terremoto

La Wikileaks del calcio, un terremoto
L’ultima rivelazione riguarda James Rodriguez, approdato al Real Madrid nel 2014, proveniente dal Monaco. Il suo contratto ha valore per sei anni, fino al  2020, ma...

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L’ultima rivelazione riguarda James Rodriguez, approdato al Real Madrid nel 2014, proveniente dal Monaco. Il suo contratto ha valore per sei anni, fino al  2020, ma questo si sapeva. Non si conoscevano, invece, i dettagli del faraonico accordo. Li ha rivelati Football Leaks, un sito divenuto il "terrore" di club e giocatori. James ha ricevuto nella scorsa stagione 7.009.930 euro; in quella attuale e fino al termine del contratto 7.759.380 euro l’anno. Il colombiano riceve metà stipendio il 10 gennaio e l'altra metà il 10 luglio di ogni anno.


Football Leaks pubblica i documenti originali (dai contratti, firmati, fino ai dettagli sui pagamenti) relativi a trasferimenti di campioni come Mesut Ozil (Arsenal), Gareth Bale e Toni Kroos (Real Madrid). Documenti autentici, che ovviamente causano tensioni non da poco nel mondo del calcio, da sempre restio alla trasparenza, specie in materia di denaro. Un vero terremoto.

Ma chi c’è dietro Football Leaks? Lui si fa chiamare John, ma non è il suo vero nome. È portoghese come tutti i suoi collaboratori. Ed è ovviamente temutissimo. "Der Spiegel" è riuscita ad intervistarlo, anche se soltanto via mail. «Vogliamo uno sport più credibile e trasparente», spiega John, assicurando di non essere "telecomandato" da padrini potenti. Il sito dispone di «più di 500 gigabytes di documenti», decine di migliaia di pagine riguardanti anche la nostra Serie A. Non a caso per ben tre volte Football Leaks è stato colpito da misteriosi hacker, ma si è sempre risollevato. «Proprio per tutelarci - dice John - ci siamo spostati su un server russo». Ma la guerra sembra solo all’inizio, con tanto di richiesta di indagini da parte di Gareth Bale, geloso, come tutti i calciatori, della riservatezza sulle proprie finanze.

Anche il calcio ha la sua Wikileaks ed il suo Julian Assange. Di certo ne vedremo delle belle. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino