Italia: rientri importanti, novità Ragusi e un altro gruppo di scuola straniera

Italia: rientri importanti, novità Ragusi e un altro gruppo di scuola straniera
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Domenica sera a Treviso secondo mini raduno della Nazionale in vista dei test di novembre (Samoa, Argentina, Sudafrica). Non sono mancate le sorprese nel gruppo dei convocati: tra gli assenti spicca Lorenzo Cittadini, pilone destro che ha lasciato il Benetton in estate alla volta di Londra (Wasps). Al suo posto Matias Aguero, 33 anni, scuola argentina.  Non c’è neppure Mauro Bergamasco, che di primavere ne ha 35 e  occupa un ruolo, quello di flanker lato aperto, in cui bisogna correre un sacco. Molti non sono sorpresi della sua assenza, la ritengono un ineluttabile fatto anagrafico. In realtà chiunque abbia visto giocare le Zebre in questo primo scorcio di stagione non può che essere sbalordito dal dinamismo, dal rendimento, dalla voglia intatta di Mauro.  Se deve valere il merito (e nel rugby deve sempre essere così) un posto gli andava trovatoa anche stavolta. Questa Italia ha bisogno di spirito, carattere, entusiasmo, elementi di cui Mauro è custode.  POCHI INNESTI. Nella scorsa stagione una nuova generazione di ragazzi provenienti dalla scuola veneta si è affacciata nella linea dei trequarti: Campagnaro, Sarto, Esposito, ai quali si è aggiunto Allan scozzese di mamma vicentina. Per loro la stagione più difficile sarà questa, quella della conferma.  Ma sarebbe stato importante per il rugby italiano che i settori giovanili avessero continuato ad alimentare la rosa azzurra con altri 3 o 4 ragazzi nella speranza che se ne affermasse almeno uno nel giro di un paio d’anni. Invece un solo giovane esordiente,  Simone Ragusi, ex Rovigo ora al Benetton,  22 anni, convocato come ala, anche se è un polivalente con un passato da apertura e da estremo.  Non è questione di volere i giovani a tutti i costi, ma che la squadra ha bisogno di essere svecchiata, specie nel pack.È vero ci sono anche Andrea Manici (24 anni, 3 caps)  e Guglielmo Palazzani (23 anni, 3 caps) ma in ruoli da un posto solo in cui ci sono già Ghiraldini e Gori. Sicuramente avranno un po’ di spazio. Ma non è questo il punto. Il punto è vedere se avranno la qualità per5 affermarsi ad alto livello. VIVAI STRANIERI. Per il resto il ct Brunel ha dovuto ricorrere a quattro convocati formati nei settori giovanili stranieri: gli equiparati Vunisa e Haimona, l’italo sudafricano Chistolini e il seconda linea di scuola scozzese Biagi (29 anni). Gli ultimi due stanno giocando bene con le Zebre, Haimona potrebbe essere tatticamente utile grazie anche ai suoi trascorsi di apertura. Poi ci sono i ritorni degli infortunati di lungo corso Zanni, Minto, Favaro e Morisi. Se trovano la giusta forma possono ridare sostanza al gioco azzurro per qualità e personalità. Basterà a disincagliare l’Italia a meno di un anno dai Mondiali? (Toni Liviero)
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Il Gazzettino