Hamilton non si ritira: «Sto lavorando ad un capolavoro, deciderò io quando è finito»

Lewis Hamilton
Un post per spazzare ogni dubbio. Nuvole plumbee che avevano avvolto la figura del Re Nero già dopo la fine rocambolesca dello scorso campionato. Quando Lewis sparì...

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Un post per spazzare ogni dubbio. Nuvole plumbee che avevano avvolto la figura del Re Nero già dopo la fine rocambolesca dello scorso campionato. Quando Lewis sparì dalla circolazione, social compresi, per un paio di mesi. «Sono al lavoro per il mio capolavoro, deciderò io quando sarà finito», ha tuonato il baronetto più determinato che mai. Parole poetiche che mandano un messaggio chiaro: l’obiettivo è l’ottavo titolo, l’unica gemma che ancora manca alla sua straordinaria carriera. Hamilton, così, sgombra le voci sul suo possibile ritiro a fine anno. Prima di prendere una decisione del genere, farà di tutto per entrare nella leggenda, un’opportunità che aveva avuto già ad Abu Dhabi e che il destino gli ha sfilato da sotto il naso. Ad alimentare i rumors pessimistici c’era la difficoltà della Freccia d’Argento di esprimersi su livelli adeguati dopo aver dominato per 8 anni in lungo e in largo.

La Stella 2022, siglata W13, proprio non va e, dopo ormai 4 GP, sono ridotte al lumicino la speranze degli uomini di Toto Wolff di trasformarla da brutto anatroccolo a cigno. Come se non bastasse, un duello per l’iride è già in atto fra due rampolli determinatissimi al volante di monoposto riuscite. Lottare contro Verstappen e Leclerc si può, il campionissimo l’ha dimostrato 4 mesi fa, ma servono tutte le armi affilate. A trarre conclusioni affrettate, c’erano molti altri indizi. Lo sguardo mogio appena sceso dalla macchina, lottare per una posizione che non dà punti nella seconda parte dello schieramento, il confronto fastidioso con il talentuoso baby Russel che non si tira indietro in mezzo alle difficoltà perché passare da una Williams ad una Mercedes è sempre un bel passo avanti. E poi non ha vinto ancora nulla.

Infine, c’è la variabile età. Lo scorso 7 gennaio il britannico ha festeggiato il 37° compleanno e molti piloti alla sua età hanno già imboccato da tempo il viale del tramonto. Lewis, anche da questo punto di vista, è un’eccezione. Un campione sublime che fa le imprese eroiche in scioltezza e, soprattutto, è capace di non commettere nemmeno il più piccolo errore. Una conferma di quello che può fare è recentissima, la conclusione della scorsa stagione. A 4 gare dal termine doveva vincerle tutte per avere una speranza ed a pochi giri dalla bandiera a scacchi dell’ultima c’era riuscito pur avendo a che fare con un predestinato come Max Verstappen con una monoposto competitiva come la sua.

Poi ci fu il suicidio di Latifi e le decisioni strampalate di Michael Masi che gli sono costate il posto. Ci sta un momento di riflessione se, dopo una batosta del genere, uno scopre che gli hanno dato una Freccia spuntata. Certo la strada in è salita, tutto rema contro al 7 volte iridato. La Ferrari è tornata, il compagno di squadra è giovane e forte, ma se Lewis ha rilanciato il grido di battaglia sa quello che fa.

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Il Gazzettino