Fca-Psa, in arrivo il via libera dell'Antitrust europeo, il closing si avvicina

Dalla fusione Fca-Psa nascera Stellantis
Fca e Psa sugli scudi. Le azioni dei due gruppi sono state fra le migliori ieri al mercato azionario spinte proprio dai rumours della fusione e, in particolare, sulla tempista del...

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Fca e Psa sugli scudi. Le azioni dei due gruppi sono state fra le migliori ieri al mercato azionario spinte proprio dai rumours della fusione e, in particolare, sulla tempista del closing. Le due società, per il momento, hanno confermato l’obiettivo di concludere l’operazione entro il primo trimestre del prossimo anno, ma l’Antitrust di Bruxelles doveva pronunciarsi sull’indagine aperta sulla posizione dominante nei “commerciali” entro il 2 febbraio. Fonti della Reuters vicine alle Ue, invece, ipotizzano che il dossier sta viaggiando più speditamente e il via libera al matrimonio, che porterà alla nascita del quarto costruttore mondiale di veicoli, potrebbe arrivare con notevole anticipo.

Se così fosse la newco (Stellantis), di cui sono già stati annunciati i vertici e i membri del board, potrebbe vedere la luce addirittura all’inizio del 2021. I lavori preparatori fra italo-americani e francesi sono andati avanti speditamente nonostante la pandemia ed entrambe le realtà sembrano impazienti di poter lavorare insieme sfruttando i notevoli vantaggi. Il mondo dell’auto vive una fase di grande trasformazione che il covid ha addirittura accelerato e poter agire congiuntamente su alcuni argomenti da subito può essere rilevante. Ieri le contrattazioni a Piazza Affari non sono andate bene (l’indice Mib ha lasciato sul terreno 1,7%) e le azioni Fiat Chrysler hanno viaggiato controtendenza, venendo scambiate a metà giornata a più 3% per poi ripiegare a 11,2 euro (+0,7).

Ancora meglio Psa a Parigi che ha chiuso a più 2,5%. Il titolo della società presieduta da John Elkann ha avuto interessanti rialzi anche nei giorni scorsi (quando è stata lanciata la 500 elettrica) ed ha recuperato molto rispetto ai 5,8 euro del minimo toccato a marzo nel pieno del lockdown (capitalizzazione attuale 17,2 miliardi, -15% rispetto all’inizio dell’anno). Nonostante la produzione negli stabilimenti italiani nei primi nove mesi e scesa del 27% per la crisi del coronavirus, attualmente i nuovi prodotti elettrificati stanno andando molto bene e le fabbriche viaggiano ad un buon ritmo.

A Pomigliano i turni sono passati da 12 a 18 a settimana, il polo elettrico di Mirafiori è a piena occupazione. Anche la Psa va bene (16,8 l’azione, capitalizzazione 14,8 miliardi), ma l’azione è ancora sotto di oltre il 20% rispetto ad inizio anno, nonostante la società sia state una delle poche a registrare utili nel primo semestre. Domani ci saranno le trimestrali di entrambi i Gruppi. Intanto Alessandro Nasi, il presidente di Comau, lavora per la quotazione in quanto le future azioni della società varranno date agli azionisti di Stellantis dopo la fusione. Il primo azionista sarà la Exor, Intesa Sanpaolo ipotizza che Comau valga 1,6 miliardi.

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Il Gazzettino