Evasori fiscali "premiati" dall'ennesima depenalizzazione

Evasori fiscali "premiati" dall'ennesima depenalizzazione
 Non è più reato la dichiarazione dei redditi infedele fino a...

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 Non è più reato la dichiarazione dei redditi infedele fino a 150mila euro; non è più reato l'omessa dichiarazione di redditi fino a 50mila euro; non è più reato l'omesso versamento dell'Iva fino a 250mila euro; non è più reato l'omesso versamento delle ritenute d'acconto fino a 150mila euro. Lascia sconcertati la strada intrapresa dal governo Renzi per combattere e sconfiggere la radicata, massicca e cronica evasione fiscale, il male più grave che affligge l'Italia, assieme alla corruzione dilagante.
L'ennesima vergogna si è consumata nel totale silenzio: la scorsa settimana è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale l'ennesima depenalizzazione dei reati fiscali (il decreto legislativo 158 del 2015), che entrerà in vigore a partire dal prossimo 22 ottobre, e nessuno ha scritto una riga. Evidentemente tutti erano impegnati ad occuparsi dei rimborsi spese in apparenza non giustificati presentati dal sindaco di Roma. Come se, di fronte decine di politici corrotti e mafiosi fosse quello il principale problema del nostro Paese...
Se la depenalizzazione renziana è la strada per sconfiggere l'evasione fiscale dovremo rassegnarci al solito andazzo: a pagare saranno sempre e soltanto i lavoratori dipendenti ai quali le trattenute vengono fatte alla fonte. Gli altri potranno continuare a non versare le tasse dovute, usufruendo comunque di tutti i servizi gratis; anzi gravando sulle spalle dei cittadini onesti. Dal 22 ottobre una fetta consistente di evasori non rischierà più neppure di finire indagata: le condanne erano già rare anche con la normativa attuale, considerati i tempi di prescrizione brevissimi, ma almeno lo spettro della punibilità penale agiva un minimo da freno. Inoltre, grazie alla depenalizzazione renziana, andrà in fumo il lavoro di anni di inchieste già fatte e concluse, di processi già iniziati, di condanne già inflitte, ma non ancora definitive a carico di evasori fiscali che dal 22 ottobre non saranno più punibili in quanto le soglie di punibilità sono state alzate. E non di poco. Quella per dichiarazione infedele è triplicata (era di 50mila euro); quella per omessa dichiarazione è quasi raddoppiata (era di 30mila). Resta la consolazione di qualche sanzione amministrativa aumentata: ma questa parte della riforma non è ancora entrata in vigore: dovrebbe diventare operativa dal 2007...
Rinunciando di fatto alla lotta per l'evasione fiscale, al Governo non resterà che tagliare i servizi per far fronte ai crescenti buchi di bilancio: sempre meno assistenza sociale, sempre meno servizi sanitari, scuole sempre meno funzionanti ed efficienti, giustizia senza uomini e mezzi. Il tutto per salvare gli evasori. L'ennesimo bel esempio per i cittadini onesti.
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Il Gazzettino