Cannes 70, giorno 8. Le donne meglio di Rodin Da Sofia a Léonor, la commedia è anche nera

Cannes 70, giorno 8. Le donne meglio di Rodin Da Sofia a Léonor, la commedia è anche nera
Si procede senza entusiasmo, in attesa di qualcosa che ci faccia sempre dire qualche oooh: ecco per tale film è davvero importante essere a Cannes, in questo festival che...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Si procede senza entusiasmo, in attesa di qualcosa che ci faccia sempre dire qualche oooh: ecco per tale film è davvero importante essere a Cannes, in questo festival che è diventato il più faticoso del mondo. 

RODIN di Jacques Doillon (Concorso) – Due ore tra statue e modelle, sesso e parole, senza che tutto questo serva a dire: ma perché si mettono in concorso certi film? I giorni del grandissimo scultore all’età di 40 anni al momento della commissione de “La porte de l’enfer” e l’incontro con Camille Claudel prendono la forma di un cinema stanco, ammuffito, noioso, dove anche Vincent Lindon recita di maniera. Tutto molto professionale, tutto molto inutile. Il cinema letargico di Jacques Doillon. Voto: 4.

THE BEGUILED di Sofia Coppola (Concorso)
– “La notte brava del soldato Jonathan” (Don Siegel, 1971) e il romanzo da cui è tratto di Thomas Cullinan diventano nelle mani della sfiziosa figlia di FFC una commedia nera dai toni sarcastici, un divertimento funereo femminile, che dal desiderio passa alla morte, dove il soldato è l’oggetto di una lotta di potere, in un’eclave di donne morigerate e devote. Sofia Coppola si conferma regista di buone impaginazioni visive e leggera nei contenuti. Ma il film è piacevole e le due sequenze delle cene sono divertenti. In un concorso mediocre almeno scorre senza pesare. Voto: 6,5.
DEMONS IN PARADISE di Jude Ratman (Fuori concorso)
– Nel 1983 un bambino di 5 anni (lo stesso regista) scappa in treno dal massacro dei tamil da parte dalla maggioranza cingalese nello Sri Lanka. Ora torna dal Canada e ripercorre, con lo stesso treno, quel percorso, cercando di spiegare i motivi di quella guerra civile. Un documentario solido, partecipato, che fa luce su una delle tante guerre dimenticate in occidente. Voto: 6,5.

JEUNE FEMME di Léonor Serraile (Un certain regard)
– Paula, una ragazza esuberante e instabile, torna a Parigi dopo diverso tempo. Cerca lavoro, incontra persone, prova a cambiare vita. Ma non è così facile. Un film nervoso, esagitato, ma anche estremamente vivo, febbrile e interessante. La bravissima Laetitia Dosch si prende la scena e mostra i mille volti di una donna cangiante, indifesa, incompresa. Nel viavai di una Parigi che non è mai invadente, la vita scorre in cerca di un centro di gravità che sembra sempre da un’altra parte. Voto: 7.
 
  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino