Auto, corretti al rialzo gli ecobonus: fino a 7.500 euro l'incentivo con rottamazione

Una colonnina di ricarica Enel X
Una cosa è certa: gli incentivi per l’auto non hanno funzionato. E il governo tenta di porre rimedio, rinforzando ed allargando quanto previsto dal decreto del 6...

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Una cosa è certa: gli incentivi per l’auto non hanno funzionato. E il governo tenta di porre rimedio, rinforzando ed allargando quanto previsto dal decreto del 6 aprile scorso. Il Dpcm, fortemente voluto dal ministro per lo Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, che ora ha avuto l’approvazione anche del Mef per le relative coperture, agisce in due direzioni che dovrebbero consentire di usufruire dell’intera cifra stanziata in primavera che altrimenti sarebbe rimasta inutilizzata. L’intervento riguarda solo le auto altamente elettrificate, quelle ricaricabili con la spina.

Le più ecologiche che anche l’UE vuole spingere poiché abbassano significativamente, o addirittura annullano, la emissioni di CO2 ritenute climalteranti. Il budget previsto per le altre (terza fascia), peraltro inferiore, è stato “bruciato” in meno di un mese. L’obiettivo, come ha dichiarato il Ministro, è quello di allargare la base interessata con una duplice manovra. Da una parte, si rafforza la cifra disponibile per ogni consumatore del 50%, ma non per tutti, solo per le persone con un reddito inferiore a 30mila euro. In questo modo l’ecobonus arriva a 7.500 per le elettriche (zero emissioni) con la rottamazione e 6mila per le plug-in (emissioni da 21 a 60 g/km), sempre con la demolizione di una vecchia vettura.

La cifra ora, solo per i redditi bassi, è più o meno simili a quella dell’anno scorso (8mila euro per i veicoli al 100% a batteria) quando gli aiuti funzionarono e spinsero il mercato ecologico. L’altro aspetto riguarda l’estensione dei bonus anche alle persone giuridiche, le aziende ed il noleggio a lungo termine, dove spesso c’è dietro un cliente privato che veniva penalizzato. Previsti anche 40 milioni per l’installazione di punti di ricarica nei i condomini con un massimo 8mila euro totali, 1.500 ad utente.

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Il Gazzettino