Andreas Kronthaler: lettera d'amore per l'ultraottantenne amata Vivienne

Andreas Kronthaler: lettera d'amore per l'ultraottantenne amata Vivienne
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Non c’è solo la coppia Macron  a confermare che possono esistere grandi amori “per sempre” tra un uomo e una donna più agèe. Se tra i due primi cittadini di Francia corrono 24 anni di differenza,  nella moda abbiamo una coppia legata a filo doppio da un “per sempre”  che si sta snodando tra amore, affetto, affinità, obbiettivi comuni: lui oggi verso i Settanta, ancora bell’uomo, con un’aria un po’ da guardacaccia di Lady Chatterly, lei superfamosa, oggi verso i ..novanta, ancora con l’aria ribelle, anticonformista, i segni di bella donna qual è stata sempre rintracciabili sul viso e nel modo inimitabile che l’ha resa famosa, è Vivienne Westwood. Sposati nel 1992 si erano conosciuti quando lei, cinquantenne, insegnava nella scuola di moda a Berlino dove il piacente  - palestrato - Andreas Kronthaler studiava.  Prima assistente nel laboratorio di moda della stilista inglese, poi sempre più vicino per affinità elettive, per amore, per quella scoperta dell’altra mezza mela che può capitare anche senza il benestare della data di nascita. Protagonisti insieme di un successo inarrestabile oggi i due amanti sposati e cresciuti fanno parlare di sé per la lettera che Andreas ha voluto pubblicare indirizzata alla “sua” Vivienne. “Cara Vivienne….”,  inizia la missiva distribuita alla stampa di tutto il mondo prima di mandare in passerella la collezione che ormai viene firmata da Andreas al quale Vivienne ha ceduto lo scettro della griffe, commentando con un sereno…”se lo meritava!”. 

Nella lettera pubblica lo stilista tedesco “in Westwood” ricorda i tempi passati in una costante creativa che ha affrontato con coraggio e lealtà il trascorrere del tempo (più inclemente con lei ovviamente), appagati da un successo che non ha mai subito battute d’arresto. “… da quanto ci conosciamo, Vivienne!  Che meraviglia.  E’ iniziato negli anni Sessanta con i Teddy Boys, la tappezzeria e il tappeto a fiori degli anni Cinquanta nella boutique… negli anni Ottanta è il momento della tua Mini Crini (che ripropongo oggi in passerella  in Harrys tweed rosso) . Nel Novanta le forme esagerate e la Krall shirt che produciamo ancora oggi. L’Unisex, gli abiti bianchi…Ti ho copiato due abiti : un maglione punk che ti eri fatta a mano e che dice tante cose di te, e la tuta di Sara (stockbridge) che indossavi quando ti ho conosciuta. …Una persona non deve mai vedere il tuo cervello lavorare in ciò che indossi e ci si veste per poter essere eventualmente nudi… Questi tuoi mantra e…molto di più sono diventati parte della mia vita e del mio lavoro… Trent’anni d’amore. Ti amerò per sempre. Andreas. “
Scontato il successo della collezione “Andreas Kronthaler for Vivienne Westwood” – autunno-inverno 2018-19 ,  che come sempre anticipa il gusto, tiene conto della contemporaneità con l’aggiunta immancabile di un pizzico di controllata,  strategica , follia.
A Parigi si susseguono sfilate ad ogni angolo della città, compresa rue Cambon  - proprio di fronte all’ingresso del tempio della moda a lettere maiuscole, la boutique di Coco Chanel, al  n. 31 ,  dove il trentasettenne Virgil Abloh, origini nel Ghana e studi compiuti in Australia, con la sua  griffe  “ Off withe”   ha presentato una moda “millennial” dai capelli ai piedi. Abiti che piacciono alle folle dei concerti rock.

Per Lanvin,  la donna portata in passerella per il prossimo inverno sarà  “cosmopolita, chic  e dall’animo nobile”: un’eleganza “documentata” da passaggi d’archivio e una mano felice nell’assemblaggio di tessuti, toni, forme.
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Il Gazzettino