AltaRoma: la grande bellezza firmata Renato Balestra è blu

AltaRoma: la grande bellezza firmata Renato Balestra è blu
Parliamo di alcuni degli eventi più significativi di AltaRoma, la rassegna non solo moda ma proposte, progetti, idee, che si è svolta nei giorni scorsi  nella...

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Parliamo di alcuni degli eventi più significativi di AltaRoma, la rassegna non solo moda ma proposte, progetti, idee, che si è svolta nei giorni scorsi  nella capitale , principalmente nella sede della vecchia Dogana , a San Lorenzo, ripassata con scarsi risultati estetici ma ottima per gli spazi che consente di dedicare alle varie rassegne ospitate. 

Venuto meno l’indirizzo  esclusivo di alta moda che a Roma la manifestazione  un tempo  aveva  avuto  facendo  di  Roma  l’  unica sede deputata per l’alta moda italiana , da alcuni anni  la parte più impegnata  risulterebbe quella occupata dal concorso “Who is on next?”  organizzato da Vogue con AltaRoma  per premiare i giovani talenti selezionati  da una giuria severa e competente.
Quanto ai grandi stilisti, molti hanno varcato la frontiera  per sfilare a Parigi dove l’alta moda vive ancora di un calendario senza proteste o commenti.  Parigi è sempre stata forte di alcuni nomi indiscutibili, ci importanza internazionale ma il calendario parigino si  è sempre composto anche  di molti, moltissimi altri nomi di illustri sconosciuti.  In Italia, il  commento per  un’alta moda italiana a Roma ( che – esattamente come a Parigi - poteva contare su due o tre nomi importanti e tanti tanti altri perfetti sconosciuti)  è sempre stato negativo , anche se anacronistico  perché nel momento in cui leggevamo che “ l’alta moda in Italia era …finita”, si dedicavano pagine e pagine all’alta moda presentata anche da Italiani a Parigi.  Non  siamo sciovinisti, è vero, anzi, siamo un po’ troppo il contrario! Sta di fatto che oggi anche gli Italiani  che avrebbero potuto sfilare qui , contribuendo a far tornare Roma capitale dell’alta moda per l’Italia, hanno scelto di trasferire la loro sfilata nella capitale francese. 
Mancata quest’anno  la  presenza importante di Raffaella Curiel   (passata a gestione e proprietà  cinese) , sono rimaste  pochissime firme, prima fra tutte, e alta! , quella di  Renato Balestra, principe dell’eleganza , con accanto pochi nomi sui quali torneremo volentieri,  soprattutto  su quello  in ascesa  di Sabrina Persechino, sicura prossima firma nel  libro dei talenti  emergenti.  
Di Renato Balestra e della sua collezione, autentica “sinfonia in blu”, dovremmo raccontare una per una le sue opere d’arte da indossare.  Una collezione che  resta  tra le cose più belle, sprofondata  nella ricerca dell’assoluto bellezza  che è l’arma vincente di questo grande, grandissimo stilista.  “Cosa dovrei  fare?” – ha chiesto polemicamente alla stampa  specializzata lo stilista triestino, agè ma senza età.  Scappare anch’io a Parigi per  dare il  mio ossigeno al calendario francese?  Isolarmi  e sfilare da solo al di fuori della rassegna di AltaRoma che tiene ancora  vivo l’interesse per la moda sulla capitale ?  Accettare le proposte neanche tanto da sottovalutare che mi fanno non solo i Cinesi per acquistare la griffe?“

Mentre parla sfilano ad una ad una le sue opere d’arte, i suoi abiti che raccontano quel  “mestiere dell’eleganza”   che fa grande Balestra. E la stampa gli risponde esortandolo a resistere  in questa ricerca dell’assoluto elegante: “Lei, maestro, non è solo, perché l’eleganza, la classe, la ricerca di bellezza  camminano nella  sua ombra”.

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Il Gazzettino