Più che parlare di punti fermi nella moda dovremmo parlare di virgole, tutto e il contrario di tutto è la cifra di lettura alla quale non si sottrae quasi nessuno:...

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Più che parlare di punti fermi nella moda dovremmo parlare di virgole, tutto e il contrario di tutto è la cifra di lettura alla quale non si sottrae quasi nessuno: tranne Prada. Con la collezione che Miuccia Pada ha dedicato alla prossima stagione calda 2019 abbiamo registrato l'unico punto fermo per la moda della prossima estate: niente più pantaloni lunghi. Con la collezione presentata negli spazi ormai prestigiosi della Fondazone Prada,a Milano, abbamo visto pantaloni bermuda, short, "pinocchietti", "vecchia Capri", ma nessun pantalone lungo. E si sa che con Prada o dici sì, o dici...sì. Collezione ricca di dettagli geniali (a volte basta una bretella piazzata in diagonale, o verticalmente tra due liaisons per fare un top diverso). Tornata densa di proposte innovative questa che ci propone il pret--à- -porter che caratterìzzerà il 2019. Dovremmo dedicare pagine alle scarpe che, se da ua parte giocao ai dettagli di lussso - come ad esempio per Testoni, per le metropolitane Geox, o le preziosissime Renè Caovilla - dall'altra confermano quel genere millennium cioè a dire i giovanissimi che amano la scarpaccia più grande del piede, più zeppata, gonfia, (ci è consentito di dire brutta?) che rappresenta ormai il codice di"eleganza" giovane in tutte le strade del mondo, accompagnata da abiti prezisi , lunghi, con o senza "calzino a vista". Con "O Jour", di Giorgia Caovilla abbiamo visto una intera collezone dedicata alla sneaker esasperata. Alla stlista (dinastia Riviera del Brenta che da anni viaggia motu proprio) abbiamo chiesto perchè secondo lei, che ha scelto di produrre quasi esclusivamente questo tip di calzatura, tanto successo per scarpe che solo fino a una decina di anni fa avremmo consierato buone per un film di Charlot o per qualche barbone scalzo. "La brutta scarpaccia di lusso piace ai giovani perchè è cattiva - risponde la govane silista , presentandoci nella sua show room milanese l'intera collezione 2019- piace perchè non è mondana: ...ha altro da dire. E' sincera. Non ha paura di essere brutta. E' la " scarpa coraggio".

Milano, con le ultime presentazoni della moda per la P/E 2019, ha reso omaggio al culto del viaggio. Primo fra tutti Etro, che da sempre affronta il guardaroba con una valigia sempre pronta. Abitil liquidi, over preziosi, tessuti in patchwork innovativi per una stagione che la bella griffe dedica a un immagiario viaggio transoceanico.E di viaggio parliamo con il look Antonelli, dedicato questa volta con una collezone di grandissimo prestigio e scioltezza a una viaaggiatrice distratta: composès d lusso per una moda che parla di modernità e di vera eleganza.Più che parlare di punti fermi nella moda dovremmo parlare di virgole, tutto e il contrario di tutto è la cifra di lettura alla quale non si sottrae quasi nessuno: tranne Prada. Con la collezione che Miuccia Pada ha dedicato alla prossima stagione calda 2019 abbiamo registrato l'unico punto fermo per la moda della prossima estate: niente più pantaloni lunghi. Con la collezione presentata negli spazi ormai prestigiosi della Fondazone Prada,a Milano, abbamo visto pantaloni bermuda, short, "pinocchietti", "vecchia Capri", ma nessun pantalone lungo. E si sa che con Prada o dici sì, o dici...sì. Collezione ricca di dettagli geniali (a volte basta una bretella piazzata in diagonale, o verticalmente tra due liaisons per fare un top diverso). Tornata densa di proposte innovative questa che ci propone il pret--à- -porter che caratterìzzerà il 2019. Dovremmo dedicare pagine alle scarpe che, se da ua parte giocao ai dettagli di lussso - come ad esempio per Testoni, per le metropolitane Geox, o le preziosissime Renè Caovilla - dall'altra confermano quel genere millennium cioè a dire i giovanissimi che amano la scarpaccia più grande del piede, più zeppata, gonfia, (ci è consentito di dire brutta?) che rappresenta ormai il codice di"eleganza" giovane in tutte le strade del mondo, accompagnata da abiti prezisi , lunghi, con o senza "calzino a vista". Con "O Jour", di Giorgia Caovilla abbiamo visto una intera collezone dedicata alla sneaker esasperata. Alla stlista (dinastia Riviera del Brenta che da anni viaggia motu proprio) abbiamo chiesto perchè secondo lei, che ha scelto di produrre quasi esclusivamente questo tip di calzatura, tanto successo per scarpe che solo fino a una decina di anni fa avremmo consierato buone per un film di Charlot o per qualche barbone scalzo. "La brutta scarpaccia di lusso piace ai giovani perchè è cattiva - risponde la govane silista , presentandoci nella sua show room milanese l'intera collezione 2019- piace perchè non è mondana: ...ha altro da dire. E' sincera. Non ha paura di essere brutta. E' la " scarpa coraggio".

Milano, con le ultime presentazoni della moda per la P/E 2019, ha reso omaggio al culto del viaggio. Primo fra tutti Etro, che da sempre affronta il guardaroba con una valigia sempre pronta. Abitil liquidi, over preziosi, tessuti in patchwork innovativi per una stagione che la bella griffe dedica a un immagiario viaggio transoceanico.E di viaggio parliamo con il look Antonelli, dedicato questa volta con una collezone di grandissimo prestigio e scioltezza a una viaaggiatrice distratta: composès d lusso per una moda che parla di modernità e di vera eleganza.

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Il Gazzettino