Truffa dei cani venduti come “di razza” e pubblicizzati da vip inconsapevoli (da Totti a Federica Pellegrini): sei arresti

Il business è andato avanti per anni, fino al sequestro del sito “I cuccioli di Carlotta”, e all'apertura di un'indagine sui due principali rappresentanti dell'attività

Truffa dei cani venduti come “di razza” e pubblicizzati da vip inconsapevoli (da Totti a la Pellegrini): arrivano sei arresti
Arrivano sei arresti per il caso dei cuccioli spacciati come “di razza”, promossi tramite vip inconsapevoli, da Federica Pellegrini a Francesco Totti, e venduti...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Arrivano sei arresti per il caso dei cuccioli spacciati come di razza”, promossi tramite vip inconsapevoli, da Federica Pellegrini a Francesco Totti, e venduti in Italia a prezzi da pedigree, superando anche i 3000 euro ciascuno. Si trattava però di esemplari importati in maniera illecita, dalle sembianze simili a quelle del bulldog francese, ma in realtà privi di alcun valore commerciale. Il business è andato avanti per anni, fino al sequestro del sito I cuccioli di Carlotta, e all'apertura di un'indagine sui due principali rappresentanti dell'attività, un 39enne romano e la convivente coetanea slovacca.

Gli arresti

Dopo anni di indagini, è stato emesso un ordine di cattura nei confronti di sei persone, accusate di associazione a delinquere a carattere transnazionale finalizzata al traffico illecito dei piccoli quadrupedi, oltre alla frode in commercio. Insieme ai due iniziali indagati, la Procura ravennate ha individuato come parte dell'organizzazione criminale altre tre persone di origine partenopea e un ulteriore italiano residente all'estero. L'inchiesta condotta dal raggruppamento Carabinieri Cites - Soarda, nucleo carabinieri forestali e squadra mobile della Polizia di Ravenna, prese il via verso la fine del 2018, quando a Cervia andò a segno la prima di una lunga serie di vendite contestate nelle circa 400 pagine di ordinanza.

La truffa

L'associazione promuoveva la vendita della cosiddetta «variante esotica», razza inesistente e caratterizzata da manto grigio, blu, lillà, colorazioni che non sono contemplate dagli standard di razza fissati dalla Federazione Cinologica Internazionale. Li avrebbero importati illegalmente da un allevamento in Slovacchia, e sempre nel Paese dell'Est Europa, in località Nitra, avevano registrato la sede legale della società I cuccioli di Carlotta”. Qui però gli uffici erano deserti, in un edificio risultato dismesso. La promozione, invece, procedeva a gonfie vele. Sito internet, social network, e personalità del mondo dello sport e dello spettacolo che, ignari delle modalità di importazione e vendita illegali prestavano il proprio volto.

I cani

I cani non avevano alcun pedigree ufficiale del Paese d'origine né dell'Ente nazionale Cinofilia Italiana, l'unico abilitato per legge a emettere i certificati. Gli indagati avrebbero anche creato un'associazione fittizia che si spacciava come parallela all'Ente ufficiale, parte di un'altra realtà associativa inesistente chiamata Kennel Club Wdf”, ricondotta a una famiglia partenopea. Tutto parte di un articolato e ben costruito inganno commerciale che assicurava tra l'altro garanzie sulla possibilità di partecipare a manifestazioni cinofile internazionali. Altro aspetto considerato nell'inchiesta riguarda le condizioni dei cuccioli e i rischi sanitari: gli esemplari venivano trasportati in modalità non idonee, sottratti anzitempo e con possibili danni alla loro salute.

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino