UDINE - I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Udine, nella nottata, hanno individuato e controllato, nel comune di Gonars, un veicolo con targa...
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Il fenomeno dei cuccioli importati clandestinamente in Italia costituisce un mercato illegale che genera fatturati per alcuni milioni di euro in quanto un cagnolino “straniero” vale economicamente fino a 20 volte meno del suo corrispettivo “italiano” rendendo particolarmente lucroso questo traffico. Un cane di razza proveniente da un paese dell’est Europa può essere acquistato a 200 euro ma, introdotto in Italia, può incrementare il proprio valore fino a 1500 Euro. In questa tipologia di commercio, gli animali nascono all’estero in allevamenti a conduzione familiare o in vere “fabbriche di cuccioli”, strutture che ospitano decine o centinaia di fattrici per la riproduzione.
Una volta raggiunti i 30-40 giorni di età, i piccoli sono caricati su camion o furgoni e trasportati nel nostro Paese in contesti in cui spesso manca il più banale controllo sanitario. Privi delle difese immunitarie, i cuccioli possono quindi contrarre malattie, anche mortali, come il cimurro e la parvovirosi. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino