L'emergenza coronavirus non ferma la caccia agli squali nel Mediterraneo. A denunciare l'ennesima strage di questi grandi predatori, Houtiyat, l'associazione...
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Roma, sorpresa al Bioparco: è nato un cucciolo di fenicottero rosa
Tra questi ultimi, ancora impegnati nello scarico degli altri esemplari uccisi, qualcuno indossa la mascherina. Segno che la paura del virus invisibile comincia ad aleggiare anche laggiù. Il capopiatto, così come altre specie di squali come la più nota verdesca, non è stato ancora inserito tra le specie protette seppure, da anni, venga denunciato il rapido declino di questi predatori pressochè innocui per l'uomo.
"Predatori che, sottolinea la biologa Valentina Braccia, nonostante siano ad un passo da essere considerati "specie minacciate", continuano a finire regolarmente nelle reti dei pescherecci di taluni Paesi come nulla fosse". Ogni anno, nel mondo, tra gli 80 e i 100 milioni di squali vengono uccisi dall'uomo. Un numero esorbitante che la natura non può rimpiazzare e che sta significando la scomparsa del vecchio signore dei mari dalle acque di tutto il pianeta. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino