«Nessuno adotta Ringhio perché brutto», la storia del Labrador giocherellone massacrato di botte

«Nessuno adotta Ringhio perché brutto», la storia del Labrador giocherellone massacrato di botte
Con quel cucciolo si sono accaniti fracassandogli il cranio e la mandibola, poi l'hanno abbandonato e adesso "Ringhio non viene adottato da nessuno perché ritenuto...

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Con quel cucciolo si sono accaniti fracassandogli il cranio e la mandibola, poi l'hanno abbandonato e adesso "Ringhio non viene adottato da nessuno perché ritenuto troppo brutto". Ringhio è un giovane Labrador giocherellone la cui storia ha spinto i volontari dell'Enpa dei Castelli romani a lanciare un appello.


Racconta Giovanni Riccardelli sulla sua pagina Facebook: "Tutto deve essere successo durante le sue prime settimana di vita. Qualcosa o qualcuno gli ha letteralmente fracassato parte del muso e del cranio, dopodiché le fratture sono state ricomposte alla meno peggio e il risultato è quello che Ringhio è oggi: un labrador con la faccia da bulldog francese. 
Setto nasale fortemente deviato, mancanza di quasi tutti i denti dell’arcata superiore, cecità ad un occhio, bulbi oculari fuori dalle orbite. Poi dev’essere cresciuto e la sua famiglia deve aver pensato che il nostro povero Ringhio non assomigliava più al cucciolo che avevano comprato e che era così uguale al cane della pubblicità della carta igienica".

E si arriva all'abbandono come avviene per i vecchi giocattoli.

"Dal momento dell’abbandono - continua Riccardelli - la sua storia ci è nota: questo cucciolone è stato accalappiato fuori da una scuola elementare a Rocca Priora, lui alla ricerca di coccole e compagni di giochi deve aver infastidito la vista di qualche mamma benpensante. Ringhio, che è stato sottoposto a tutti gli accertamenti opportuni, dal punto di vista clinico sembra non avere nessun problema o fastidio: le ferite sono tutte rimarginate e lui si è perfettamente riadattato a questa nuova condizione. Stessa cosa vale per l’aspetto comportamentale: se, come sembra, è stato vittima di violenze, oggi deve averlo completamente rimosso. In lui sono chiare le caratteristiche del Labrador, adora le persone, ama i bambini e adora essere coccolato. E' abituato al guinzaglio e ad essere trasportato in auto”.



L'appello.   

"Ringhio, che è vaccinato, castrato e dotato di chip,  si affida in tutto il centro e nord Italia previa compilazione questionario preaffido, colloquio conoscitivo e firma sui relativi moduli di pre e post affido a persone disposte a mantenere nel tempo i rapporti con i volontari che lo stanno seguendo. Vorremmo che diventasse membro della nuova famiglia e, abituato com'è alla vita in casa, non venga tenuto solo in giardino".


Chi è interessato può contattare Giovanna Riccardelli al numero 366/2522013 o all'indirizzo giovannariccardelli@gmail.com Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino