Manovra, svolta animalista: stop all'allevamento e uccisione di animali da pelliccia

Gli allevatori avranno tempo fino al 30 giugno 2022 per interrompere le attività. Stanziati 3 milioni di indennizzo

Svolta animalista per il governo italiano. Con la legge di bilancio è stato approvato l'emendamento che vieta l'allevamento e l'uccisione di animali da...

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Svolta animalista per il governo italiano. Con la legge di bilancio è stato approvato l'emendamento che vieta l'allevamento e l'uccisione di animali da pelliccia. Stop dunque alla produzione di pellicce vere in Italia. Entro il 30 giugno 2022  gli allevatori dovranno interrompere le attività e fermare la riproduzione in cattività di visoni, volpi, procioni, cincillà e animali di qualsiasi specie utilizzati per ricavarne pelliccia.

Manovra: stop all'allevamento di animali da pelliccia

L'emendamento, a prima firma della capogruppo di Leu al Senato Loredana De Petris, è stato approvato oggi dalla commissione Bilancio di Palazzo Madama. Per gli allevatori che perderanno l'attività sono stati stanziati 3 milioni di euro di indennizzo. Nessuna deroga prevista nella misura, dopo il 30 giugno 2022 chiunque avrà un allevamento di animali da pelliccia sarà passibile di multa.

Perché è una svolta anti-Covid

Lo scorso gennaio la Human Society International ha prodotto un documento che spiegava perché era importante chiudere gli allevamenti in relazione al Covid. «Ci sono ragioni di ordine economico, ambientale, di salute pubblica e non da ultimo di benessere animale per chiudere gli allevamenti. Tra queste – dichiara Martina Pluda, Direttrice HSI per l’Italia – la seria possibilità che si produca una nuova variante del virus, che potrebbe compromettere l’efficacia del vaccino».

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Il Gazzettino