Milano, il mondo animalista scende in piazza: «Necessario cambiare codice civile, sono esseri senzienti e non beni mobili»

Milano, il mondo animalista scende in piazza: «Necessario cambiare codice civile, sono esseri senzienti e non beni mobili»
Il mondo animalista scende in piazza. Tutelare gli animali considerandoli «esseri senzienti» e non più «beni mobili», come prevede invece...

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Il mondo animalista scende in piazza. Tutelare gli animali considerandoli «esseri senzienti» e non più «beni mobili», come prevede invece l'attuale ordinamento del 1942. È questo il focus a partire dal quale oggi, a Milano, prenderà vita il corteo che chiederà la riforma del Codice Civile in chiave animalista. L'appuntamento, promosso da Task Force Animalista con il supporto co-organizzativo di Gaia Animali & Ambiente e altre 20 associazioni ecoanimaliste è fissato per le ore 15.00 davanti al Palazzo di Giustizia, presso Largo Biagi. Di qui, i manifestanti si muoveranno per le vie cittadine, attraversando punti nevralgici fino a raggiungere la centralissima piazza San Babila. «Gli animali condividono con tutti noi sentimenti, emozioni ed essenziali parentesi di vita, occupando il ruolo di veri e propri membri della famiglia», spiegano Edgar Meyer di Gaia Animali & Ambiente e Carolina Sala di Task Force Animalista. «Eppure, per legge, in Italia sono ancora definiti "beni mobili" come se fossero semplici oggetti» sottolineano. 

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Scopo della manifestazione è perciò quello di chiedere ad alta voce che venga riconosciuto un diritto fondamentale per tutti gli animali. Il diritto di essere considerati legalmente non più oggetti ma soggetti senzienti, garantendo nel contempo la certezza nonché una maggiore severità della pena in caso di maltrattamento o di uccisione. Milano, assieme a Roma, rappresenta la piazza più importante dove si terrà l'iniziativa . Ma analoghe manifestazioni, domani sabato 21, sono previste in 9 Regioni e 14 città, da Nord a Sud. Contestualmente all'iniziativa davanti a Palazzo di Giustizia e in piazza San Babila verranno raccolte le firme per il referendum sull'abolizione della caccia. L'obiettivo è arrivare a 500.000 firme certificate entro fine ottobre.

 

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Il Gazzettino