Altro che cara mamma! Scopri queste madri cosa fanno ai propri piccoli...

Mamma Panda
Apre la galleria delle madri, per così dire snaturate, la criceta. È una cattiva madre perché, nonostante il tenero...

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Apre la galleria delle madri, per così dire snaturate, la criceta.


È una cattiva madre perché, nonostante il tenero aspetto, può trasformarsi in una killer spietata divorando i loro piccoli.

Lo studio del National Geographic spiega che si comporta così perché parte con grande ottimismo, ma poi deve fare i conti con la realtà. I criceti producono nidiate molto più numerose di quelle che sono in grado di allevare. Non sanno quanto cibo sarà disponibile. Così danno alla luce qualche piccolo in più per assicurarsi una discendenza sana anche se il cibo scarseggia o se qualche neonato ha dei difetti.



Segue, mamma panda che a volte partorisce due piccoli, ma è raro che ne allevi più di uno. «I panda sono animali molto amati - dice Scott Forbes, biologo della University of Winnipeg - ma il secondo piccolo, grande solo pochi centimetri e incapace di badare a se stesso, viene in genere abbandonato al proprio destino. Il figlio "prediletto” durante la crescita riceve molte attenzioni e mangia un sacco di bambù. È probabile che le madri non siano in grado di occuparsi di due piccoli durante gli 8-9 mesi necessari a raggiungere l'indipendenza. Dunque meglio ritrovarsi con un piccolo in salute che non con due in difficoltà. Quindi - conclude - la selezione avviene subito, e non dopo aver investito risorse che magari andrebbero sprecate».



Mamma aquila. Il nido di quella nera è spesso teatro di violente battaglie e i genitori stanno a guardare mentre il fratello più grande uccide il più piccolo. È un infanticidio per procura, una specie di accordo tra il figlio più grande e la madre.

Per gli etologi queste aquile mettono in atto una strategia comune a vari uccelli: le lotte fra i figli contribuiscono a destinare le risorse di cibo a chi ha più probabilità di sopravvivere.

Come spesso accade quando si osservano in natura genitori che all'apparenza trascurano i figli, la priorità delle madri non è la sopravvivenza della prole, ma della specie.



Le madri coniglio, poi, abbandonano i piccoli nella tana subito dopo la nascita e tornano a nutrirli per soli due minuti al giorno durante i loro primi 25 giorni di vita; dopodiché i coniglietti devono imparare a sbrigarsela da soli. Si comporta così perché i predatori amano cibarsi di conigli appena nati, quindi le madri li abbandonano affinché la tana resti segreta e loro possano sopravvivere. Benché non trascorrano molto tempo a giocare assieme, aumentare le loro possibilità di sopravvivenza



Infine, anche la mamma Svasso dal cappuccio abbandona i pulcini al loro destino. La femmina costruisce dei nidi galleggianti di vegetazione in cui entrambi i genitori covano due uova. Appena una delle due si schiude, la coppia e il primo pulcino abbandonano il nido, lasciando l'altro al suo destino. Il motivo? Gli uccelli producono un pulcino "di riserva” nel caso sorgano problemi con il primo. Un comportamento di routine in molti uccelli predatori. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino