FORGARIA NEL FRIULI (Udine) - Un giovane grifone recuperato dall'Alpenzoo di Innsbruck sarà liberato questa domenica 3 settembre, alle 13.15. nella Riserva...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il drammatico declino degli avvoltoi
La liberazione dell'esemplare si terrà in seno alla manifestazione “Vivi e liberi di volare”, iniziativa realizzata in collaborazione con il Parco natura viva di Bussolengo (Verona); si parte alle 11 con un dibattito sugli avvoltoi in Europa, con un focus sul “Progetto grifone”, a cura di Fulvio Genero, responsabile del progetto. «Parleremo delle problematiche di conservazione degli avvoltoi in Europa e nel mondo - anticipa Genero -. Negli ultimi anni gli avvoltoi hanno subito quasi ovunque un drammatico declino, legato a diverse problematiche causate dalle attività umane. Molte specie sono diminuite o si sono estinte e tante sono le iniziative per cercare di salvare questi grandi planatori».
«Le voliere sono l'unico strumento per salvarli»
Alle 12 “La ricerca e la conservazione nei giardini zoologici”, a cura di Cesare Avesani, direttore del Parco natura viva e presidente della Fondazione Arca. «L’allevamento in ambienti controllati, in specifiche voliere - chiarisce Avesani - si è rivelata per i grandi volatori come gli avvoltoi l’unica strategia capace di salvarli da un’estinzione pressoché certa. Il ruolo che i giardini zoologici possono rivestire nel concorrere alla sopravvivenza del grifone si articola in almeno tre aree di competenza: la riproduzione di esemplari anche attraverso la tecnica che prevede la stimolazione della seconda deposizione (gli avvoltoi normalmente depongono un solo uovo l’anno), la divulgazione del progetto a una larga fascia di popolazione e ultimo, il supporto ai progetti di reintroduzione».
Negli zoo europei 300 esemplari
«La rete degli zoo europei ha una popolazione di circa 300 esemplari e, considerando il declino della popolazione orientale selvatica europea, questo contingente può rivelarsi di grande importanza per il futuro di questa specie. La dismissione dei cadaveri selvatici da parte degli avvoltoi, in competizione con altre specie necrofaghe, rappresenta una funzione cruciale nell’ecosistema che limita la trasmissione di malattie» dice Avesani. Le tecniche di utilizzo delle nuove tecnologie, come le app in grado di seguire gli esemplari dotati di sistemi gps (radiotracking), possono contribuire all’affiliazione tra il pubblico e questi animali che, immeritatamente, nell’immaginario collettivo, hanno ancora una fama sinistra. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino