Ghepardi a rischio estinzione: «Cuccioli venduti come animali di compagnia ad arabi benestanti»

I ghepardi sono a rischio estinzione. La notizia, di per sè, non è una novità. Sono anni che il loro numero è in declino, soprattutto in alcune aree...

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I ghepardi sono a rischio estinzione. La notizia, di per sè, non è una novità. Sono anni che il loro numero è in declino, soprattutto in alcune aree del continente africano come il Corno d'Africa. La novità sta nel fatto che se prima, il pericolo maggiore che doveva fronteggiare il felino più veloce del pianeta era quello di cercare di evitare i fucili di grosso calibro, oggi la minaccia è ben diversa e lontana, in tutti i sensi, dalla savana e da quei territori che tutti abbiamo imparato a conoscere grazie alle sue leggendarie, folli corse, dietro alla gazzella di turno.



Quella minaccia è legata al traffico di cuccioli che, anno dopo anno, sta facendo scomparire i ghepardi dal loro habitat. Oltre 300 piccoli ghepardi che, stando ai dati del Cheetah Conservation Found, la fondazione internazionale che si occupa della salvaguardia di questo felino, vengono portati via ogni anno, dalla loro terra per essere venduti a bracconieri e trafficanti. La destinazione? La penisola arabica dove i cosiddetti super ricchi, sembra abbiano adottato la moda di averne uno in casa. Una specie di status sociale che sta facendo pericolosamente tendenza e che rischia di far scomparire tutti i ghepardi da Paesi come Somalia, Etiopia e Kenya del nord nel giro di pochi anni.
 


Così, come illustrato dalle innumerevoli immagini e filmati pubblicati e diffusi dagli stessi proprietari, ripresi da testate come il Daily Mail, capita di vedere un cucciolo che, in auto, tiene compagnia al padroncino alla guida oppure l'esemplare adulto al guinzaglio insieme ai bambini, fino alla immagine più incredibile e triste di tutte, quella del ghepardo di fronte alla tv che trasmette un documentario sui ghepardi! Una scena talmente assurda che si commenta da sola. Che poi, durante il viaggio che li porterà nelle loro nuove case, tre esemplari su quattro muoiano, sembra sia considerato un dettaglio non degno di nota. D'altronde, la vita media che li attende, si aggira intorno ai due anni a causa di problemi che intervengono per via della sbagliata alimentazione, ad esempio. La stragrande maggioranza dei ricchi proprietari, non sa nemmeno come nutrirli correttamente. Quisquilie. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino