Greta resta paralizzata per un'ernia, operata sta recuperando l'uso delle zampe, gli animalisti: «Appello per pagare le cure»

gRETA, 4 ANNI
VENEZIA - Paralizzata a causa di un’ernia, la giovane Bassett Hound "Greta" rischiava di non sopravvivere. Salvata grazie all’intervento degli ...

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VENEZIA - Paralizzata a causa di un’ernia, la giovane Bassett Hound "Greta" rischiava di non sopravvivere. Salvata grazie all’intervento degli  attivisti della  Lega nazionale del Cane di Venezia che – pur non avendo potuto raccogliere fondi a causa del lockdown – si sono fatti carico delle  cure e l’hanno fatta operare, dandole la possibilità di tornare a camminare. Il conto però è molto alto.


Greta è una dolcissima Bassett Hound di 4 anni, purtroppo molto sfortunata: all’improvviso, è rimasta completamente paralizzata nella parte posteriore e la sua anziana proprietaria era impossibilitata ad accudirla e farla curare come necessario. Per questo sono intervenuti i volontari della sezione LNDC di Venezia che, appena ricevuta la segnalazione, hanno provveduto a portarla in una clinica veterinaria per farla visitare e capire quale fosse il problema. La visita neurologica e gli esami  hanno evidenziato la presenza di un’ernia che aveva causato la paralisi ed era necessario intervenire tempestivamente per cercare di ridare la mobilità

L’operazione è andata bene e il neurologo ha dato buone speranze sul fatto che la cagnolina possa recuperare l’uso delle zampe posteriori. Ora dovrà affrontare un percorso di riabilitazione e fisioterapia, oltre a una terapia antibiotica per la cistite che purtroppo le è venuta non riuscendo a svuotare autonomamente la vescica. A causa del lungo periodo di lockdown, però, le casse della Sezione LNDC di Venezia sono prosciugate, solo gli esami diagnostici e la chirurgia ammontano a 3200€, a cui bisognerà aggiungere i costi della riabilitazione e delle medicine. Una cifra che pergli attivisti rappresenta una montagna insormontabile senza l’aiuto di tante persone disposte a donare anche pochi euro.

Da qui l'appello.
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Il Gazzettino