«Cody avvelenato nel giardino di casa. Chi sa, parli». L'appello del proprietario

«Cody avvelenato nel giardino di casa. Chi sa, parli». L'appello del proprietario
TORGIANO - «La morte di un cane è una cosa naturale, prima o poi ci si deve fare i conti, volendo o no. Ma ciò che non credo sia normale è che un...

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TORGIANO - «La morte di un cane è una cosa naturale, prima o poi ci si deve fare i conti, volendo o no. Ma ciò che non credo sia normale è che un cane muoia per avvelenamento da cocktail di farmaci (oltretutto è il nostro secondo cane in 3 anni che muore per avvelenamento). E sì, siamo sicuri che sia stato un avvelenamento dati gli accertamenti che sono stati fatti durante la notte tra il 14 e il 15 agosto nella clinica veterinaria universitaria di Perugia, mentre il nostro cane di soli tre anni stava lottando contro la morte, tra dolori atroci e persone a lui sconosciute».


È questo uno dei passaggi più dolorosi della lettera aperta che Marco, il proprietario di Cody, ha indirizzato ai suoi compaesani di Brufa, la frazione di Torgiano dove il suo piccolo amico è stato ucciso nella maniera più meschina possibile. Con una polpetta avvelenata lanciata nel recinto di casa. È arrabbiato, Marco. Ha perso quello che a tutti gli effetti era un membro della famiglia, per una pratica che a ondate torna ogni anno: solo in questi giorni nuovi casi di esche al veleno sono state segnalate a Pian di Porto di Todi, ad Assisi e a Perugia, tra Tavernacce e Parlesca.
«Immagino che nessuno abbia visto qualcuno di sospetto aggirarsi in quel di Via Col di Mezzo in data 14 agosto, prima delle 19», è il modo di Marco di chiedere un aiuto a trovare il responsabile. «Voglio anche consigliare a tutti coloro che ci tengono alla vita dei propri amici a quattro zampe di tenere gli occhi aperti – chiude -. E prego anche affinché chiunque sia stato non soffra di inutili dolori fisici, ma anzi che possa stare bene ed in salute il più a lungo possibile, così da vedere tutti i suoi cari andarsene e ritrovarsi solo e vuoto; vuoto come ora è il recinto di Cody». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino