OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Una kermesse dedicata ai cani. Si chiude con l'assegnazione di premi e riconoscimenti speciali l'edizione zero del «DFF - Dog Film Festival» curato da Marco Panella, prodotto da Artix con il patrocinio di Croce Rossa Italiana e FNOVI-Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani e la collaborazione di Radio Dimensione Suono Soft e Trip for Dog. L'esordio per questa rassegna cine-letteraria dedicata al cane e all'universo affettivo e culturale che lo rende protagonista di storie e relazioni con l'essere umano ha visto una grande partecipazione: 542 le produzioni audiovisive professionali giunte da tutto il mondo e 62 i racconti brevi sottoposti al Festival ed esaminati dalla Giuria Cinema presieduta da Giampaolo Sodano e dalla Giuria Letteraria presieduta da Paolo Petroni. Per la sezione Producers miglior film è risultato «Torna a casa, Jimi!» del cipriota Marios Piperides; miglior regista il portoghese Joao Braza per «The waiting line»; miglior documentario «Gli angeli invisibili» di Vincenzo Peluso; miglior cartone animato «Grooves» dell'indiano Akhil Narayanan; a conquistare il trailer award è Doroti Polito per «Nonloso»; miglior cortometraggio «Maranabhayam» del regista indiano Romeo. Tre menzioni speciali sono state invece attribuite al giapponese «Her voiceless song» di Nobuyoshi Suzuki, a «Cache-Cache» dello statunitense Gwen Lee e ad Andrea Dalfino per «Giorgio Panariello and the story of Angelo».
Lady Gaga, sparano al dog sitter per rapire i cani della pop star: l'uomo è in fin di vita
Alcune delle opere premiate e video testimonianze dei vincitori saranno visibili a partire dalla prossima settimana sul canale YouTube del Dog Film Festival.
«Dog Film Festival nasce come una sortita fatta in piena pandemia per rompere l'accerchiamento e provare a respirare aria buona - dichiara il curatore Marco Panella - valorizzando il perimetro affettivo della relazione tra umani e cani. Abbiamo realizzato un numero zero, lo abbiamo autoprodotto e oggi ci presentiamo come la naturale piattaforma di narrazione culturale e valoriale a disposizione del mondo del pet che, incredibilmente, sino ad ora, non aveva nulla di così articolato e organico. Possiamo solo crescere ed è tutta nostra intenzione continuare il percorso iniziato».
Leggi l'articolo completo suIl Gazzettino