Investe e uccide cerva incinta, i cuccioli nascono in mezzo alla strada

I tre cerbiatti appena nati, nella macchina dei soccorsi (immagini pubblicate da Michael Sehr)
La vita è più forte della morte. Così capita che, anche nel regno animale, quando tutto sembra perduto, il miracolo della vita si manifesti con forza e...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La vita è più forte della morte. Così capita che, anche nel regno animale, quando tutto sembra perduto, il miracolo della vita si manifesti con forza e delicatezza infinite. Come accaduto due giorni fa lungo una strada di Spira, splendida cittadina adagiata lungo il corso del Reno, a 25 chilometri da Manheim, in Germania.




Qui, lunedì scorso, come riportato da Weblife 24, un uomo aveva investito accidentalmente un cervo. Subito dopo l'impatto e una volta chiamati i soccorsi, si era accorto che, il povero animale, era una femmina incinta. La gravità delle ferite riportate, constatate anche dai soccorritori accorsi sul luogo dell'incidente, non avevano dato speranze alla cerva che, poco dopo, sarebbe morta. A questo punto, soltanto un miracolo avrebbe potuto salvare i piccoli, ancora nel grembo materno. Cosa che è puntualmente avvenuta quando Michael Sehr, uno degli intervenuti, autore delle immagini che pubblichiamo, è riuscito a far nascere i tre piccoli cerbiatti.

Prematuri e bisognosi di cure e di tanto, tanto calore, i cuccioli sono stati avvolti nelle coperte e, una volta posti sul sedile posteriore dell'auto, portati immediatamente presso il centro di recupero di fauna selvatica locale dove, ad attenderli, oltre al personale qualificato, avrebbero trovato latte, cure e compagnia. E un caldo giaciglio dove sognare quella mamma che non c'è più. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino