Non parlano ma si fanno comprendere benissimo e possono diventare ottimi insegnanti di lettura: stiamo parlando dei cani. La singolare iniziativa ha successo sia in America che...
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La presenza di un cane all'interno di una classe di bambini è un ottimo esercizio di Pet Therapy. Mettere Fido accanto a un bambino impegnato in una lettura, rafforza l'autostima e le capacità cognitive, è una forma di Pet Therapy educativa, idonea a sviluppare l'apprendimento infantile; durante la fase di lettura il bimbo non esprime ansia e difficoltà, in quanto la presenza del quattro zampe lo rasserena. L'assenza di giudizio da parte dell'animale è la carta vincente del progetto: il cane non ride, non critica e non sgrida, con la sua placida presenza, mai priva di affetto e interesse, è un incentivo interessante. Gli eventuali movimenti del capo (segno di attenzione) sono motivo di orgoglio personale per il piccolo studente. Inoltre, accanto a Fido, il piccolo non si annoia e non si distrae. Questo procedimento potrebbe proseguire in casa, in presenza dell'animale d'affezione. Grazie a questa iniziativa si stanno ottenendo ottimi risultati nei confronti di bambini con problemi di concentrazione, balbuzie, dislessia e altre problematiche simili. La lezione avviene in presenza del proprietario del cane e dell'insegnante di sostegno. Ma il vero punto di forza è proprio fido.
A dimostrare quanto le persone sensibili verso tutto il mondo animale siano in aumento nel nostro Paese lo dicono poi i numeri: gli italiani contrari alle pellicce sono ben il 90%, quelli contrari alla vivisezione l'87%, alla caccia il 78%, al circo con animali il 68%, ai delfinari il 64%. Aumentano anche i favorevoli all'accesso degli animali d'affezione nei luoghi pubblici. I vegetariani in Italia sono il 5,7%, il 75% ripone fiducia nel volontariato. Questi dati fanno certamente la differenza, ma rimane ancora molto da fare. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino