Si chiama Ermanno, ha 6 anni, è un meticcio maremmano. Ha vegliato per tre giorni e tre notti, senza cibo né acqua, il corpo del suo padrone morto improvvisamente....
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L’hanno trovato, sdraiato a letto, privo di vita. Con ogni probabilità era morto per un infarto fulminante. Il medico non ha potuto far altro che constatare il decesso. Domenico aveva solo il suo amico peloso. «Vivevano in simbiosi» racconta una vicina.
«Quello che non dimenticherò mai - dice Melissa, volontaria dell’Oipa Teramo - è il momento in cui i veterinari della Asl gli hanno messo il collare per portarlo via per sempre dal suo amato padrone: si è girato verso l’uomo a terra, lo ha fissato per alcuni secondi con gli occhi lacrimosi, poi si è fatto mettere il collare con una compostezza e una dignità che pochi esseri viventi hanno. Con la stessa compostezza e dignità è salito con me sul Fiorino della Asl. Una volta dentro si è alzato su due zampe per guardare fuori i due finestrini posteriori del mezzo. Così per 20 chilometri. Probabilmente, ha sperato fino all’ultimo momento di poter rivedere il suo inseparabile compagno di vita. Forse per un’ultima volta - conclude Melissa - È uno di quei cani che se li guardi negli occhi te ne innamori perchè ci vedi tutta la purezza di un bambino». Ermanno ha già una storia travagliata e sfortunata alle spalle: Domenico lo aveva adottato da un canile quattro anni fa.
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Il Gazzettino