Dalla Lac un attacco ai cacciatori: «I corvi vanno lasciati liberi»

Dalla Lac un attacco ai cacciatori: «I corvi vanno lasciati liberi»
AVIANO - Giù le mani dai corvidi: l'appello arriva dalla Lega abolizione caccia di Pordenone che confuta le dichiarazioni del presidente di Libera caccia, Filippo Discipio,...

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AVIANO - Giù le mani dai corvidi: l'appello arriva dalla Lega abolizione caccia di Pordenone che confuta le dichiarazioni del presidente di Libera caccia, Filippo Discipio, il quale aveva stigmatizzato l'apertura, da parte di anonimi animalisti, delle gabbie della Provincia dentro cui stavano cornacchie grige e gazze catturate. Nell'occasione, era stata ricordata la dannosità di queste specie che impatterebbe enormemente, causando danni sia all'agricoltura sia da predazione a carico della piccola e media selvaggina, soprattutto di specie protetta: pulcini, uccelli di dimensioni ridotte, in particolar modo quelli che nidificano al suolo come la pavoncella, l'allodola, il raro occhione.




«Nulla di più inesatto - ha detto Alessandro Sperotto, responsabile locale della Lac -: al contrario, cornacchie e gazze svolgono una funzione fondamentale perché tengono alla larga piccioni e colombi che stavano proliferando in maniera forse eccessiva in città. Inoltre, non cagionano alcun danno all'agricoltura. La verità è che infastidiscono i cacciatori che non possono divertirsi a sparare alle loro piccole prede».



Sperotto va anche oltre e chiede controlli sulle modalità di cattura delle due specie e su quelle di uccisione: «Non mi riferisco al caso specifico di Roveredo e Aviano - ha spiegato -, ma ci è giunta notizia di gabbie lasciate giorni sotto il sole, dentro le quali gli uccelli catturati muoiono di sete. Pare anche sia ancora in voga la pratica di uccidere le prede tirando loro il collo, altro che l'eutanasia di cui parlano i protocolli veterinari».



Da ultimo, il presidente della Lac cerca di far comprendere perché ci sarebbe un ingiustificato allarme nei confronti di una presunta presenza massiccia di corvidi: «Cibandosi di carcasse animali - ha concluso - li vediamo sempre sulle nostre strade che recuperano le tante vittime di investimenti e altri incidenti. Svolgono un lavoro di pulizia importante sotto il profilo dell'eliminazione di animali morti che andrebbero in putrefazione. Altro che dannosi, sono specie da ringraziare per l'opera che svolgono». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino